BRESCIA-CHIEVO VERONA: LE PAGELLE DI CALCIO TECNICO

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Tornano puntuali le pagelle di Calcio TecNiko Academy con l’ex giocatore professionista Nicola Silvestri. Ai raggi X la sfida del Brescia contro il Chievo Verona

JORONEN 7 SUPERMAN

Il Brescia torna al Rigamonti e si conquista i primi tre punti del 2021 contro una squadra temibile e ben organizzata, che nonostante la serata non particolarmente brillante risulta sempre pericolosa e storicamente difficile da affrontare. Uno degli interpreti più preziosi per le rondinelle risulta essere proprio Jesse, che torna a ricordare, per chi se ne fosse dimenticato, come il suo contributo e i suoi interventi da inizio anno siano sempre stati preziosi e determinanti per la squadra. Inizia al 28simo minuto del primo tempo la sua personale sfida contro l’attacco del Chievo quando smanaccia in angolo un pallonetto di Garritano. La parata forse più importante per lui si concretizza al 31simo quando a seguito di un azione tutta di prima con 3 verticalizzazioni Djordjevic si presenta davanti a lui e il finlandese, con una parata ravvicinata apre istintivamente il braccio sinistro e devia in angolo. Bene anche nelle uscite alte sui continui angoli battuti dagli avversari. Bentornato Portierone!!

MATEJU 5 ½ BLOCCATO

Ales viene preferito a Karacic e Papetti come laterale di destra e viene chiamato a formare la linea a 4, modulo difensivo che riesce a dare maggiori certezze rispetto agli schieramenti che poco tempo fà “sperimentava” spesso l’ex allenatore emiliano Dionigi. In realtà il giocatore ceco non riesce a collezionare un’altra prestazione convincente. Spesso impreciso e in più di un’ occasione si fa trovare fuori posizione e la squadra avversaria risulta essere molto pericolosa quando si tratta di sfruttare le ripartenze. Vero che dalla sua parte agisce Garritano uno dei giocatori ed esterni più fantasiosi e tecnici della categoria, che lo mette in continuo preallarme puntandolo sistematicamente e costringendolo a mantenere un’attenta posizione guardinga.

CHANCELLOR 6 A PICCOLI PASSI…

Sufficenza maturata sulla fiducia per il difensore venezuelano, che se pur non riesca mai completamente a convincere alterna giocate difficili a giocate dove riesce a leggere la situazione e metterci una “pezza”. Gastaldello come allenatore difensivo, dovrà sicuramente lavorare particolarmente sulla sua tenuta mentale per fargli migliorare la gestione nelle varie situazioni di gioco. Sempre poco incisivo sulla marcatura stretta e sulla palle che arrivano sistematicamente nella propria area.

MANGRAVITI 6 SOLDATINO

Massimiliano viene posizionato a fianco di Chancellor a formare la coppia di centrali che dovrà vedersela contro Margiotta e Djordjevic. Non sfigura dal punto di vista tattico e in più di un’occasione non fa complimenti e rifila qualche “scarpata” agli avversari, ma riesce a farlo in modo intelligente senza prendere particolari rischi. Orizzontale e minimale il possesso palla che passa dal suo sinistro, anche lui alterna letture corrette in copertura ad altre dove, come nell’occasione di Obi nel secondo tempo, a seguito di una triangolazione apparentemente troppo facile, gli avversari si presentano davanti al portiere del Brescia.

PAJAC 6 ½ BENVENUTO

Inutile soffermarsi sulla tenuta fisica del giocatore, sappiamo benissimo che oltre ad essere appena sbarcato a Brescia il giocatore ex Cagliari mancava dal campo da parecchio tempo. Il suo primo obbiettivo adesso sarà ritrovare una continuità di minutaggio che consenta all’allenatore di affidarsi completamente al neo acquisto delle Rondinelle, che con una possibile alternanza con Martella dà la possibilità di copertura di scelte al neo tecnico spagnolo. La sua personale prestazione contro i clivensi è decisamente positiva dalla metà campo in su, meno in fase difensiva. Basti pensare che per tutto l’arco della gara il Chievo è riuscito a sfondare più volte sulla destra e presentarsi in modo efficace verso l’area difesa dalla Rondinelle. Bello il traversone sulla trequarti dove Bisoli raccoglie il pallone e serve i compagni per il gol vittoria siglato da Aye’.

LABOJKO 6 GENEROSO

Pep Clotet sceglie il polacco nel ruolo di metodista davanti alla difesa affiancandogli le mezzale Bisoli e Bjarnason e avanzando qualche metro Il connazionale Jagiello con compiti più offensivi. Il numero 21 del Brescia non spicca mai per possesso palla e verticalizzazioni, dimostrando che neanche lui sia probabilmente l’interprete più funzionale a ricoprire il delicato ruolo di regista. Certo è che non tira mai indietro il piede e nonostante le sue trame siano orizzontali e spesso scontate quando si tratta, come per tutto il secondo tempo, di soffrire e sacrificarsi difensivamente non manca certo il suo contributo.

BISOLI 7 GIGANTE

Il capitano delle rondinelle sfoggia un ulteriore prestazione sopra gli scudi dimostrando grande intelligenza e posizionamento tattico ed in più di un occasione anche idee e capacità tecniche in fase di rifinitura. Un primo tempo dove Dimitri concentra molto corsa e polmoni a servizio della propria squadra, oltre a ricevere e confezionare l’assist partita che vede prima il portiere ospite deviare il tapin di Donnarumma, per poi trovare il gol partita del compagno francese che si trova ad un metro dalla porta e insacca in rete. Altro giocatore che probabilmente merita nell’immediato futuro una chance di approdare nella massima serie. Per ora ce lo teniamo stretto con la fascia di capitano al braccio.

BJARNASON 6 SICUREZZA

Anche per il “vichingo” che milita nella nazionale islandese vale la stessa valutazione e concetto espressi per il terzino Pajac. Condizione decisamente da migliorare ma capacità e contributo sicuro per il reparto di centrocampo dove può e deve diventare sempre più un punto imprescindibile. Contro Obi e compagni ci vogliono carisma e corsa e finche ne ha nelle corde, il biondo centrocampista non si risparmia e le mette a servizio di tutti. Non particolari azioni o conclusioni pericolose nella porta difesa da Adrian Semper. Lascia il posto visibilmente stanco al minuto 65 all’olandese Van De Looi.

JAGIELLO 6 MINIMAL

Qualche trama in più che partisse dai suoi piedi ce la saremmo aspettata dal fantasioso giocatore che ricopre la posizione più offensiva nel rombo iniziale di centrocampo. La realtà è che i giocatori avversari riescono efficacemente a schermarlo e non gli permettono di girarsi con facilità. Poche e difficoltose le palle che arrivano sui suoi piedi dai compagni e quando si ritrova ad allargarsi per cercare spazio viene costantemente raddoppiato dai laterali difensivi del Chievo. Si alterna con Bjarnason abbassandosi a mezzala per cercare di entrare meglio e con continuità nel vivo del gioco.

AYE’ 6 ½ RAPACE

Continua il periodo più positivo e prolifico per il francese che decide la partita, facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto al minuto 36 e insacca di mancino facendo scoppiare la gioia sulla panchina bresciana. Generosità e corsa al continuo servizio della squadra, dimostra clemenza nel non lamentarsi particolarmente nell’azione che porta Donnarumma al tiro “ignorandolo” quando era posizionato meglio per poter calciare a rete. Non riesce a sfruttare appieno una ripartenza che lo vede protagonista a seguito di un fortunoso rimpallo della difesa avversaria, ma entrato in area dopo 60 metri palla al piede no riesce a calciare e la sua azione si perde sui piedi dei difensori. L’augurio che facciamo al giocatore è che il suo momento magico possa continuare a lungo.

DONNARUMMA 6 PARTECIPE

Il Tapin che capita sul suo piede sinistro su proposta di Bisoli, sono di solito le tipiche situazioni che vedono Alfredo salire sul taccuino dei marcatori. Con il Chievo non succede complice un palo su conseguente azione che meritava miglior sorte. Ma L’Alfredo che vediamo è un giocatore che si sta mettendo positivamente in discussione e sta dimostrando quella voglia di mettersi a disposizione della squadra che risulta preziosa, in una situazione dove va ricercata il prima possibile una tranquilla salvezza. Il feeling con il compagno francese sta migliorando e quando AD9 tornerà a gonfiare la rete i meccanismi offensivi miglioreranno ulteriormente. Per ora ci accontentiamo di vedere un giocatore calato completamente nel ruolo e nelle dinamiche che l’intero ambiente sta vivendo in questa particolare stagione.

MARTELLA 6 COMBATTIVO

Rileva Pajac al minuto 72 e si mette a disposizione della squadra nel difendere un parziale risultato decisivo e importante per il proseguo. La concorrenza con Pajac potrà essere da ulteriore stimolo ad un giocatore che non sta vivendo la sua migliore stagione in carriera.

VAN DE LOOI 6 UTILE

Subentra ad uno stanco Bjarnason e si riprende la posizione di mediano davanti alla difesa spostando il compagno Labojko alla sua sinistra. Mette ordine e muscoli e “tampona” le iniziative di Obi e Palmiero in cabina di regia.

RAGUSA S.V.

Rileva Jagiello al minuto 85. a seguito di un ripartenza rifinisce in modo semplice ma interessante la corrente Skrabb ma l’azione finisce in calcio d’angolo. Chissà se Clotet saprà farlo tornare ai livelli di un giocatore determinante per la categoria.

SKRABB S.V.

Simon viene riproposto qualche minuto a seguito ell’uscita dal campo di Donnarumma. Giusto il tempo per offrire a Van De Looi una bella palla per il raddoppio in piena area avversaria e qualche scarico giocato in gestione palla.

CLOTET 6 ½ PRESENTE

Troppo presto per riuscire a dare un giudizio al concreto impatto che il quinto allenatore in stagione stà cercando di dare alla squadra. Dialogo e scambio di opinione continue con Gastaldello fanno presagire ad un iniziale gestione condivisa delle idee dei due interpreti. Qualche accorgimento però in fase di gestione palla e in situazione di uscite palla al piede si notano migliorate e va dato probabilmente atto proprio al neo allenatore spagnolo che Cellino conosce bene e su cui ha deciso di scommettere per terminare nel modo meno pericoloso possibile una stagione dalle numerose difficoltà.

Di Nicola Silvestri

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