Uno in panchina a dispensare consigli tattici, l’altro in campo a trascinare la squadra con gol e giocate. Sono Pep Clotet e Birkir Bjarnason, i due fattori del Brescia in questo finale di stagione. Il tecnico spagnolo e il “vichingo” biondo rappresentano l’espressione della voglia delle rondinelle di prendersi qualcosa di grande e magico in questo intenso finale di campionato.
In silenzio e con la forza del lavoro Pep Clotet è stato in gradi di cambiare i volto al Brescia. Non era facile ridare fiato ad una piazza e ad uno spogliatoio svuotato di energie fisiche e mentali dopo numerosi cambi di panchina. Con intelligenza e facendo leva su ottime qualità di trascinatore, Clotet è riuscito nell’impresa di regalare al Brescia la speranza di giocarsi le chance in ottica playoff.
Nelle 16 partite al timone del Brescia Clotet ha portato a casa la bellezza di 29 punti (8 vittorie e 5 pareggi) con sole 3 sconfitte. Un ruolino di marcia da posti altissimi della classifica ed una rincorsa ad aver portato al raggiungimento della salvezza aritmetica e ora del sogno playoff.
In campo le idee e la voglia di Clotet si rispecchiano nelle giocate e nella forza d’animo di Birkir Bjarnason. L’islandese è per distacco il migliore elemento della rosa. Professionista serissimo, Bjarnason sta mettendo in campo una qualità di gioco sopra la media. Ogni pallone toccato, ogni azione manovrata è una pennellata degna di un artista. Per la Serie B è un lusso, il Brescia se lo coccola senza pensare al rinnovo contrattuale che ancora manca.
E pensare che ad inizio anno Bjarnason era considerato in esubero e fuori rosa. Storia di una stagione davvero travagliata e per certi versi incomprensibile. Ma quello è ieri, il domani ci aspetta ancora battaglieri con due condottieri di prim’ordine come Clotet e Bjarnason.
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