Come il Maestrale, il Libeccio, il Grecale e lo Scirocco per i marinai. In casa Brescia soffia un vento nuovo che per la verità i tifosi e l’ambiente conoscono molto bene. E’ il vento d’entusiasmo portato da Eugenio Corini. Il tecnico di Bagnolo Mella è tornato per la terza volta a dirigere la squadra della sua città. Una scelta voluta fortemente dalla dirigenza di via Solferino come sostituto dell’esonerato Filippo Inzaghi.
Il Corini-ter si è materializzato nel pomeriggio di oggi a Torbole Casaglia. Per la verità il primo approccio alla nuova era biancazzurra era avvenuto poco dopo l’ora di pranzo con lo sbarco del “Genio” in città. Una toccata e fuga in sede per firmare le carte del contratto e poi di corsa al quartier generale di Torbole dove ad attenderlo c’era un nutrito gruppo di tifosi.
Accompagnato (quasi scortato) dal ds Francesco Marroccu e da Edoardo Piovani, Corini ha preso possesso delle chiavi dello spogliatoi lasciato libero pochi minuti prima da Filippo Inzaghi. Una breve chiacchierata alla squadra, la stretta di mano con i nuovi e l’abbraccio con i “vecchi” giocatori, e poi via subito in campo per iniziare a lavorare.
Al “Genio” brillavano gli occhi, emozionato per essere tornato a casa. A lui il compito di riaccendere la miccia che pareva essersi spenta nei giocatori. Al tecnico di Bagnolo l’opportunità di scrivere una nuova grande pagina di storia dell’infinito amore per il Brescia. L’entusiasmo dell’allenatore, la carica della piazza per sognare il ritorno in Serie A con un colpo di coda da primato.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.