IL CENTAURO AVEVA TENTATO IL RIENTRO DOPO LA CADUTA ALLA PRIMA TAPPA
“La mia Dakar purtroppo finisce qui”. Così Tiziano Internò ha dichiarato al Bresciaoggi la fine della sua avventura. Sulle colonne del giornale bresciano in edicola si legge che le conseguenze della terribile caduta avvenuta al km 26 della prima frazione cronometrata di questa 45° edizione della Dakar non sono state affatto smaltite nelle 48 ore di jolly usufruito dal pilota bresciano. Con grande coraggio e uno spirito degno dei leggendari cavalieri del rischio Tiziano Internò era salito in sella alla sua “Piera” nuova di fiamma, sistemata in ogni minimo dettaglio dagli uomini della Fantic, prendendo parte alla 4° prova della Dakar.
L’amaro epilogo è stato raccontato dallo stesso sfortunato protagonista. “Dopo pochi km non riuscivo a guidare la moto rendendomi conto di non essere in grado di continuare -ha spiegato Internò-. Era una prova su sabbia finissima, da guidare in piedi, tirando il manubrio ma io l’ho fatta seduto ed in modo passivo. Ho proseguito comunque arrivando, dopo 6 ore, alla neutralizzazione. Sarò caduto almeno 30 volte. Al traguardo mancavano 180 km con molte dune: gli organizzatori mi hanno convinto a fermarmi”. Internò rimarrà in Arabia Saudita raccontando la Dakar dalla sua prospettiva, ma non più di pilota, con il progetto Rally Pov che potete seguire sul nostro portale web.
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