Lo stop degli allenamenti era fissato fino al 17 marzo, ma la società ha preferito prolungare la pausa. L’AN Brescia era l’unica squadra di Serie A1 dotata di una piscina che permettesse agli atleti di mantenere le distanze necessarie durante le sessioni di nuoto e palleggio, ma nel pomeriggio di domenica la società ha optato per lo stop fino al 23 marzo per tutelare la salute dei propri tesserati.
Coach Sandro Bovo non nasconde alcune perplessità sul momento attuale: “C’è incertezza su come si evolverà la situazione. Se ci sarà la possibilità di continuare e concludere le competizioni che abbiamo iniziato. Faremo il possibile per mantenere una condizione buona, sempre rispettando le direttive come abbiamo sempre fatto dando priorità alla salute.
Credo che dovremo per un po’ convivere con questa situazione adattando anche gli allenamenti“.
E’ sicuramente un momento particolare della stagione e il presidente Andrea Malchiodi ci racconta come i ragazzi lo stanno vivendo: “E’ difficile mantenere la concentrazione quando non si ha una vera data precisa di ripresa. Anche per l’allenatore trovare stimoli da dare ai giocatori non è sicuramente facile. Questo era il periodo in cui saremmo arrivati con la condizione psicofisica migliore avendo eventi programmati da tempo come la Coppa Italia e l’Euro Cup. In questo periodo nel rispetto delle norme e in estrema sicurezza ci siamo allenati. I giocatori sono tutti dei professionisti e hanno interpretato con grande serietà gli allenamenti. Futuro? E’ un grande punto di domanda. In base alla data di ripresa si deciderà quale formula utilizzare per terminare il campionato. Discorso che vale anche per le coppe”.
Queste invece le parole del vice presidente dell’AN Brescia Alessandro Morandini: “In questo momento la squadra, come tutti noi, sta vivendo un momento di preoccupazione per quello che sta succedendo. Nello stesso momento sono dei grandi professionisti che in massima sicurezza e seguendo tutti i protocolli necessari continua ad allenarsi. È molto complicato tenere la tensione è il morale alto ma abbiamo sempre dimostrato di essere un grande gruppo soprattutto nei momenti difficili . Siamo attenti giorno per giorno a quello che succede e alle disposizioni che vengono date . Un grande grazie di cuore va dato a tutti quelli che lavorano in ospedale qualsiasi ruolo coprono”.
Michele Iacobello
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