Da Superti Auto a Dello non solo grandi machcine in eposizione. A catturare l’attenzione dei passanti e dei curiosi è certamente il rosso fiammante della Dallara – Scuderia Italia 05 del 1989. Si, avete capito bene: una vettura di Formula 1 in esposizione. E non si tratta di una monoposto qualunque. E’ quella che Alex Caffi ha guidato e portato al sesto posto nel Gran Premio di Canada del 1989 conqistando un punto mondiale quando allora i punti ai piloti erano assegnati solamente ai primi sei che transitavano sotto la bandiera a scacchi.
Il ragalo all’ex pilota di F1 bresciano di nascita ma monegasco d’adozione è arrivato grazie a due persone speciali: il figlio Michele e l’amico fraterno Marco Superti. “I reali proprietari della vettura sono mio figlio Michele e il mio amico fraterno Marco Superti -ha raccontato un emozionato Caffi-. Mi hanno fatto questa sorpresa. Non pensavo fosse possibile realizzare il sogno di avere questa monoposto tra le mie mani e potermi risedere nell’abitacolo”.
Una pazza idea, quella di riportare nelle mani di Alex Caffi la 05, nata dall’intuizione da due persone speciali nella vita dell’ex driver di F1. “Ho voluto realizzare il sogno di mio padre -il pensiero di Michele Caffi, uno dei due figli di Alex-. Averla acquistata mi riempie d’orgoglio pensando ai successi ottenuti da mio papà con questa monoposto”.
Un gioiello ora in vetrina alla Superti Auto di Dello: “È la macchina che da bambino vedevo in televisione -esclama Marco Superti-. Oggi ho la fortuna di esporla nel mio salone”. La Dallara – Scuderia Italia 05 arriva direttamente dalla casa madre.
Per tutto questo lasso di tempo, 30 anni circa, la monoposto faceva parte della collezione privata della famiglia Lucchini. Per Alex Caffi, il primo pilota dell’allora team di Formula 1 bresciano debuttante nel mondiale nel 1988, ritrovare la sua monoposto rappresenta simbolicamente ritrovare un vecchio amico.
“Più che altro sembra quando accendi un computer spento da molti anni -racconta Caffi-. Ritrovi vecchie fotografie, rivivi quei momenti. Per me è stato emozionante soprattutto ricordare la mia miglior stagione in F1”. Quel 1989 Alex Caffi fece davvero sognare il pubblico bresciano. Quarto al traguardo a Montecarlo, terzo in griglia di partenza nelle qualifiche in Ungheria e il sesto posto alla bandiera a scacchi in Canada. Il ricordo del pilota bresciano, 77 gran premi disputati e 6 punti conquistati. corre a quell’impresa.
“Era il secondo telaio dei sei utilizzati in stagione, la seconda monoposto costruita per quell’anno -ricorda Alex Caffi-. Ho utilizzato questa vettura nel GP di Francia al Paul Richard e a Montreal in quello del Canada. Qui sono arrivato sesto sotto il diluvio. Per tale ragione sono particolarmente legato a questa vettura avendomi regalato grandi soddisfazioni”.
Il passo successivo sarà rimetterla in pista? “È il secondo obiettivo dopo quello primario d’averla riportata a casa -chiosa Alex Caffi-. L’idea è sistemarla in modo da poter far cantare il V8 Cosworth in una giornata alla quale mi piacerebbe partecipassero tutti i meccanici e i membri del team della Scuderia Italia di quell’anno”.
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