LE EMOZIONI DELLA CORSA ROSSA SONO UNICHE E INIMITABILI: UN INNO ALLA CULTURA MOTORISTICA E ITALIANA
Se mi dovessero chiedere “Cosa è la 1000 Miglia per te?” farei fatica ad esprimermi. Tante e articolate sono le sensazioni che questa manifestazione muove nel mio animo. La 1000 Miglia è soprattutto una festa di piazza, una celebrazione della convivialità del popolo. Significa sentirsi parte di qualcosa di unico e irripetibile. Per chi come me ha l’onore di far parte del museo viaggiante più famoso del mondo significa portare la tradizione e la storia sulle strade d’Italia. Il fascino delle vetture d’epoca si fonde con le bellezze del nostro amato territorio. Gran parte della nostra penisola si mostra in tutta la sua bellezza, pronta ad abbracciare il passaggio delle vecchie signore dell’automobile. E poi il sound dei motori, la colorazione delle carrozzerie, il fascino intramontabile di automobili che hanno scritto la storia. Essere parte del meccanismo significa esserne profondamente innamorati.
I ricordi scorrono veloci quando da bambino ci si affacciava alle finestre di sera, rimanendo svegli più del dovuto, per salutare gli avventurieri pronti a raggiungere Ferrara, la prima tappa delle edizioni di tre giorni. Il rombo dei motori, i caschi o i copri capo in pelle con tanto di occhialoni in stile retrò sono nella mia mente le immagini più nitide della bellezza di questa corsa. La possibilità di entrare in luoghi sacri della cultura e dell’arte tricolore, l’affacciarsi a palcoscenici e prospettive mai viste ma più di ogni altra il calore delle persone. I sorrisi, le strette di mano, gli applausi sono il sale di questa competizione. Ogni borgo attraversato, dal più piccolo al più grande, rappresenta un pieno di emozioni. Grandi e piccoli spettatori sono pronti ad accoglierti con il sorriso sulle labbra, con le bandiere recanti il simbolo della 1000 Miglia che sventolano. Il cuore si riempie, gli occhi brillano, l’emozione traspare. Questa è la 1000 Miglia, questa è non a caso “la corsa più bella del mondo”.
Fabio Pettenò