22 ANNI SENZA VITTORIO MERO

QUEL MALEDETTO 23 GENNAIO E’ UN RICORDO INCANCELLABILE DELLO SCERIFFO

Sono già trascorsi 22 anni senza Vittorio Mero. Quel tragico 23 gennaio 2002 è ancora nella memoria di tutti. La vettura con a bordo il calciatore del Brescia fu vittima di un terribile incidente sull’autostrada A4 tra i caselli di Ospitaletto e Rovato ponendo fine alla vita del difensore di Vercelli. Aveva 27 anni lo “Sceriffo”: così lo aveva ribattezzato Nedo Sonetti elogiandone le qualità umane e sportive. Un soprannome del quale il difensor ne andava fiero ed orgoglioso. Vittorio Mero era amatissimo da tutti: compagni di squadra, tifosi e stampa. Quel maledetto mercoledì Vittorio non era in ritiro con il resto dei compagni per preparare la sfida d’andata con il Parma. Si era allenato ad Erbusco agli ordini di Enrico Nicolini insieme ad Emanuele Filippini, come lui squalificato, e agli infortunato Markus Schopp e Marek Kosminski. Ad aspettarlo, nella sua casa di Nave, c’erano la moglie Monica ed il figlio Alessandro di 18 mesi con il quale avrebbe guardato la partita, seduto comodamente sul suo divano. Ma nel tragitto di ritiro la Polo veniva coinvolta in un sinistro fatale innescato da un Tir in fase di sorpasso. La notizia della morte del calciatore del Brescia si diffuse a macchia d’olio arrivando fino al Tardini di Parma dove Baggio e compagni stavano svolgendo le operazioni di riscaldamento. Il ricordo delle lacrime dei compagni di squadra, l’abbandono del campo da gioco sono fotografie che i tifosi del Brescia non leveranno mai dalla memoria. Come indimenticabile è il sorriso e il ricordo dello Sceriffo anche a distanza di 22 lunghi anni.

BresciaBrescia CalcioCalcioVittorio Mero