L’emergenza Coronavirus ha colpito in modo durissimo anche lo sport, che naturalmente ha deciso di bloccare tutte le competizioni nazionali ed Europee. Il Basket non si è comportato diversamente, fermando tutti i campionati Made in Italy, europei e anche internazionali, come ad esempio la NBA. Le domande ora però sorgono spontanee: quando si potrà ripartire? In che modo si potrà ripartire?
Gaetano Laguardia, vicepresidente della FIP, da anni si occupa della parte organizzativa delle competizioni federali. Il numero due della Federazione, è stato intervistato dai microfoni del Corriere dello Sport; durante l’intervista si sono toccati diversi temi proprio riguardo la nostra Pallacanestro.
“In questo momento non ha senso parlare di futuro prossimo senza avere raggiunto il picco di contagio. Credo che dopo Pasqua avremo un piccolo summit con le parti in causa per capire come muoverci. Siamo pronti a cambiare qualsiasi regola; stiamo vagliando la possibilità di ridurre il numero delle gare in programma, ma la salute è più importante di tutto”.
Riguardo l’ipotesi di togliere i visti a disposizione per ogni club: “Se non tornano gli americani che sono partiti e una squadra gioca senza americani o stranieri, il campionato è falsato, non posso dire il contrario. Ho letto anche io l’ipotesi dei visti, ma non viene da noi e dipende dal Coni e dal Governo. Se però tutte le società fossero d’accordo, noi non avremmo niente in contrario”.
Sull’ipotesi di giocare questa estate: “Mi preoccupa giocare in palazzetti a 40°, poi tutto e possibile. La FIP decide con le Leghe, se tutte le società vorranno giocare in estate, valuteremo. Da tenere in considerazione c’è però la prossima stagione, il discorso è veramente ampio perché riguarda anche i campionati europei, il preolimpico e le Olimpiadi. Se noi giocassimo e finissimo a luglio, potremmo iniziare ad ottobre. Inoltre, bisognerebbe cambiare le regole per i tesseramenti che scadono il 30 giugno. Il prossimo campionato potrebbe essere meno lungo di quello attuale. Ai playoff potrebbe bastare una sola gara in campo neutro come una volta”.
Riguardo l’assegnazione dello scudetto nel caso in cui la stagione non riprendesse: “Se riuscissimo a giocare anche poche partite, per lo scudetto potremmo pensare a sfide tra le prime quattro in campo neutro. Una cosa per me è sicura: se giochiamo, dobbiamo poterlo fare a porte aperte. Nel caso l’attività non riprendesse dovremmo fare una scelta difficile, la soluzione più semplice sarebbe annullare tutto, ma secondo me non sarebbe la più giusta. Poi è chiaro che se ci sono rischi annulliamo tutto e su questo non ci sono discussioni”.
Alfredo Novello