Sotto lo sguardo attento del presidente Massimo Cellino il Brescia ha svolto ieri il penultimo allenamento in vista della delicata trasferta di mercoledì a Parma. La vicinanza del patron ha rappresentato quell’iniezione di fiducia utile a caricare l’ambiente avvicinandosi al meglio al calcio d’inizio di una partita importante e significativa per diversi aspetti. Dal punto di vista tattico Inzaghi è pronto a fare un passo indietro rispetto a quanto visto contro il Pisa.
Al Tardini si tornerà al 4-3-2-1, il miglior vestito per questa rosa, quello ad aver spinto il Brescia fino alla vetta della classifica. Rispetto a quanto visto al Rigamonti l’allenatore piacentino medita inoltre qualche cambiamento anche nell’undici di partenza. Il ritorno della difesa a 4 faciliterà il rientro sulla corsia di destra di Mateju e quello centrale di Cistana. Il difensore bresciano potrebbe ritrovare al suo fianco Mangraviti favorito su Chancellor destinato alla panchina.
Sulla corsia mancina ci sarà Pajac riposizionato nel suo ruolo naturale di quarto di sinistra con propensione a spingere. In mediana Inzaghi deve sciogliere i dubbi sulla conferma della titolarità di Van de Looi. Sabato contro il Pisa l’olandese ha fornito una prova insufficiente ed è in un momento di evidente calo di rendimento. I suoi possibili sostituti, Labojko e Ndoj, sono ancora alle prese con allenamenti personalizzati. Per tale ragione il tecnico starebbe pensando all’inserimento di Jagiello dal 1′ con conseguente spostamento di Bisoli al centro e la conferma di Bertagnoli.
Ma le maggiori novità dovrebbero riguardare l’attacco. Quasi certo l’inserimento di Moreo per Bajic come terminale offensivo. Scalpita per una chance dal primo minuto Aye complici le non perfette condizioni di Palacio. L’argentino ieri si è allenato a singhiozzo. A comporre il terzetto avanzato Leris e Tramoni si giocano una maglia. Nel corso dell’allenamento di rifinitura di questo pomeriggio Inzaghi punta a sciogliere i dubbi.
-fonte Bresciaoggi-