LO SFOGO DEL NUMERO UNO DI VIA SOLFERINO: ”SE IL BRESCIA A 110 ANNI DI STORIA E NE HA FATTI 100 IN SERIE B NON E’ COLPA MIA”
A margine della serata dedicata alla Vittoria Alata il patron del Brescia si è lasciato andare ad uno sfogo.
Maran: ”Appena c’è stato da misurarsi con le difficoltà mi è sembrato più timoroso del solito. Mi aspettavo un atteggiamento diverso. Questa è una squadra che ha bisogno di aiuto, della scossa, di qualcuno che li tenga sul pezzo. E lui non l’ha fatto. Ho aspettato a cambiarlo perchè credevo in lui, nelle sue qualità che mi aveva fatto vedere lo scorso anno tanto da allungargli il contratto. Ma non potevo aspettare in eterno…”.
Bisoli: ”Lo conosco da una vita, come calciatore e come allenatore. Ci siamo sempre tenuti in contatto. Quando l’ho chiamato ci ha messo un minuto a venire a Brescia, altri non lo hanno fatto. Riteniamo sia l’allenatore giusto al momento giusto. Ho già intravisto qualcosa: giocatori più tonici, meno confusi”.
Squadra: ”Se guardassi alla partita di Catanzaro avrei dovuto mandare via tutti. Salvavo solo Galazzi perchè è appena rientrato e ha fatto vedere qualcosa. Non è una questiuone di attaccanti, tutti sono in difficoltà, tutti hanno bisogno di una scossa. E Bisoli è l’ideale per darla”.
Tifosi: ”Hanno annunciato uno scipero con un comunicato stampa? Non ci sono più i tifosi di una volta! Manca la cultura calcisitca, non servono minacce e insulti. Chi ama il Brescia sta vicino alla squadra non fa il contrario. Io mi sento uno straniero a Brescia ma sono il presidente di questa società e mi ammazzo per farla andare nella giusta direzione. Faccio quello che posso, anzi di più. Qui ci sono soltanto pretese e non si dà nulla. Ognuno raccoglie quello che si merita”.
L’affondo: ”Sono qui da 7 anni, ma non ho preso una società che faceva stabilmente la Coppa dei Campioni e navigava nell’oro. Mai detto di essere un bilionario che veniva qua a portarvi alla finale di Champions, ma solo uno che avrebbe fatto di tutto per il Brescia lavorando. Qualcuno non ha fatto altrettanto: ricatti, violenze, terrore, minacce. E che cosa vogliono i tifosi? Se in 110 anni di storia, il Brescia ne ha fatti 10 di A e 100 di B, non penso sia colpa mia”.
STANCHEZZA? ”Dire stufo, è una bella parola. Ma piuttosto chiedetemi quanto sono amareggiato e stanco da uno a 100 vi rispondo: 110”.
CESSIONE CLUB: ”Io dico che rimango e combatto perché ho impegni con i miei dipendenti, con qualche amico sponsor e con i miei giocatori. Non scappo in un momento di difficoltà”
ACQUIRENTI: ”Ne avevo una tra le mani ma il possibile interessato è scappato dopo le scritte allo stadio. Qui scappano tutti! Putroppo se diamo una immagine di poca civiltà e di violenza, come due anni fa contro il Cosenza, è difficile avere credibilità. Quella notte è una macchia talmente profonda che sarà durissima da cancellare”