BRESCIA: CELLINO E LA SUA CIURMA AL CAPOLINEA

IMPOSSIBILE PENSARE AD UNA PERMANENZA DEL PRESIDENTE SARDO

A prescindere da ciò che dirà il campo sulla permanenza o meno del Brescia in Serie B, Massimo Cellino è davvero arrivato al capolinea. La sua esperienza a Brescia è da considerarsi concluda. Impossibile ipotizzare una sua permanenza al timone della società. Troppo aspro il clima creatosi dopo una stagione di delusioni. Lo strappo con la piazza è stato evidente e perentorio. La sua assenza in questo periodo la dice lunga sulla sua impossibilità, anche fisica, di presenziare in città e allo stadio. Cellino ha esaurito ben presto il bonus della promozione in Serie A al primo vero anno di presidenza. Così come ha dilapidato le referenze positive che il suo arrivo aveva portato in seno alla tifoseria e alle istituzioni.

La grande colpa di Cellino è stata l’incapacità di costruire e gettare le basi per un progetto solido e duraturo. L’improvvisazione del momento, delle situazioni seguendo solamente referenze umorali non hanno fatto altro che accuire e inorridire le acque. La distruzione di un progetto sportivo non si basa solo ed esclusivamente sui mancati risultati della Prima Squadra ma sulla negligenza con cui è stato trattato il Settore Giovanile in questa stagione. I risultati delle giovani leve sono la dimostrazione che la nave biancazzurra è ormai in balia delle onde e sta affondando sprofondando negli abissi di un campionato difficile e duro come la Serie C. Non resta che vedere cosa farà il suo comandante e la sua cerchia stretta di marinai in tipico stile “yes man”: abbandonerà la nave prima del naufragio oppure affondera con essa come il capitano del Titanic? Sta di fatto che il tempo per Cellino e la sua ciurma a Brescia è scaduto!

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