MARAN L’ARTEFICE DELLA RINASCITA: ORA CHE FARA’ CELLINO
Chi ben comincia è a metà dell’opera recita un detto popolare. Il 2024 per il Brescia è iniziato nel migliore dei modi con una bellissima e meritata vittoria per 2-1 contro il Modena in trasferta. Trasferta: difficile pronunciare questa parola quando in ogni stadio, che non sia il Rigamonti, c’è sempre un movimento di tifosi bresciano unico nel suo genere. Quasi 900 al Braglia nella prima del nuovo anno, oltre 300 a Catanzaro a ridosso del Natale. Una dimostrazione di affetto, passione e attaccamento alla maglia da brividi, speciale nel panorama delle altre tifoserie. Il popolo biancazzurro sogna in grande specialmente dopo l’aggancio alla zona playoff avvenuto con il successo sui canarini emiliani di sabato scorso. Una partita a regalare forti emozioni a tutti i tifosi delle rondinelle: da chi era sugli spalti dello stadio di Modena a chi ha seguito la partita da casa. Brividi, e non di freddo, a scatenare l’entusiasmo di una città intera che ora pende dalle labbra e dai gesti in panchina di Rolando Maran. Il tecnico trentino si è approcciato al meglio alla realtà bresciana, dimensione che già conosceva per averla assaporata 17 anni fa. La bravura dell’esperto allenatore è stata quella di donare fiducia e coraggio ad un gruppo che aveva smarrito la retta via. Nel calcio basta davvero poco per ottenere i risultati, basta mettere i tasselli del puzzle al proprio posto per ottenere una figura intera e non spezzoni buttati qua e là. Sognare non costa nulla ma rimanendo con i piedi ben saldi a terra ricordandoci da dove siamo venuti, una retrocessione sul campo, e dove eravamo poche settimane fa, a ridosso della zona pericolosa. Basterebbe davvero poco per fare il salto di qualità. Basterebbe qualche innesto che speriamo possa arrivare dal mercato. Crederci sempre e non mollare mai: questo non dovrà mai mancare come non mancherà l’incitamento, in casa e trasferta, a Bisoli e compagni. Perchè il Brescia, siamo noi!
Articolo da Brescia Stadio