Filippo Inzaghi per il momento resta l’allenatore del Brescia. Nonostante una sfiducia evidente ma mai conclamata (oggi nessuno del club lo ha contattato) il tecnico di piacenza resta al suo posto. Esonero congelato a causa di una serie innumerevole di problematiche contrattuali e burocratiche. Il sostituto designato Eugenio Corini attende con ansia l’evolversi della situazione ma ha dato mandato ai propri legali di trattare il ritorno. Si lavora ad un contratto fino al 2023 con garanzie tecniche.
Di fatto l’intoppo è legato ancora alla clausola contrattuale di Inzaghi, quella di non poter essere cacciato se dentro le prime otto posizioni. L’allenatore quasi certamente andrebbe ad impugnare il contratto portando il Brescia a processo al Collegio Arbitrale.
In caso di vittoria l’eventuale contratto stipulato da Corini diverrebbe automaticamente non valido con Inzaghi ad essere obbligatoriamente reintegrato. Sarà una nottata lunga in casa Brescia, la seconda consecutiva. L’intento è trovare la miglior soluzione possibile per il bene della squadra e per il raggiungimento dell’obiettivo finale.