BRESCIA, CORINI: “SFIDA EMOZIONANTE. HO SEGUITO IL CUORE”

Eugenio Corini si presenta. Torna con grande motivazione, spinto dal cuore ma soprattutto dal confronto diretto con Massimo Cellino. Smussati gli angoli, superate le divergenze, il “Genio” è pronto a lanciare la volata del Brescia in queste ultime sette partite per puntare alla promozione in Serie A.

Certi amori non finiscono? Serata emozionante e particolare, densa di significato. Tanti aspetti su cui parlare. Ci sono aspetti emotivi, professionali. Professionalmente era l’occasione che cercavo. Da casa l’idea era quella di andare in un club di Serie B che puntava a salire di categoria. Emotivamente il mio percorso qui non era finito. Ho fatto fatica a metabolizzare. Volevo salvare la squadra in Serie A”.

L’ambizione è qulla di provare a riportarla dove l’ho lasciata. Aspetto fondamentale con il presidente: non ci siamo mai fatti sconti. Io mi sono preso la responsabilità. Pensavo fosse impossibile tornare per come era finita la nostra storia”

C’è stata una telefonata dopo la partita di Pordenone della squadra, lunga e significativa, per capire se gli scogli potevano essere superati. Ho detto le cose che dovevo chiarire al presidente. Per me era stato gratificante parlare con Cellino degli argomenti irrisolti, ho avuto le risposte che cercavo. Il chiarimento è diventata una proposta di lavoro. Ringrazio Marroccu per la volontà di portarmi a Brescia. Ha fatto tantissimo per avermi qui oggi. Per me Brescia è una squadra che rappresenta tanto: la volontà e l’ambizione sono rimaste”.

“La squadra deve ritrovare l’equilibrio sopra la follia. C’è sempre un rischio da affrontare ma ho grande motivazione per provarci. Io sentivo qualcosa, la chiamata mi ha fatto ascoltare più il cuore che la razione. Mi sono emozionato”

“Se c’è la volontà di ripartire c’è sempre un punto d’incontro. La volpntà comune di ripartire c’è stata. C’è un obiettivo da conseguire. L’opportunità è speciale, voglio coglierla”.

“Le difficoltà ci sono state sul mercato. Mi sono trovato a casa dopo las confitta del Milan a Milano e a Bologna. Io avrei voluto lottare fino alla fine. Non ho ben compreso quell’esonero”

La squadra si è attardata un po’ dalla vetta ma mancano 7 partite e tutto è in gioco. Dobbiamo crederci. Dobbiamo pensare a fare il nostro percorso sapendo che i tempo è poco”.

Nel mio Brescia della promozione ho trovato grandi giocatori e uomini. Avevamo consolidato il percorso umano. Questa squadra è diversa, qualcuno di quel percorso è rimasto. E’ stato fatto un lavoro di miglioramento nel mercato di gennaio e puà puntare alla promozione diretta”.

“Non posso promettere il risultato sportivo, ci sono numerose variabili. Ma la motivazione, l’impegno e la voglia sarà massima. A Brescia sono alla mia quinta esperienza bresciano. Mi auguro nel sostengo della nostra tifoseria. Abbiamo dei tifosi speciali. Vogliamo mettere in campo una squadra che trascini il pubblico”.

Il contratto è stato firmato fino al 2023, la concentrazione è massima per questo obiettivo e per questa stagione”

“Non vengo qui a promettere la luna. Le mie caratteristiche le conoscete. Prometto lavoro, dedizione e grande fame”

“Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro. La squadra è sempre stata nelle posizioni di alta classifica. Ha fatto un ottimo percorso. Va dato merito di aver costruito questa base certificata da prestazioni e da ottime partite”.

“La Serie B di quest’anno è un campionato altamente equilibrato. Di norma ci sono una o due squadre che prendono il largo. Questa volta non è così. Ciò significa che c’è possibilità per tutti di salire ma che c’è grande concorrenza. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, senza fare calcoli. Giocare ogni partita come una finale”.

“Venendo qui ho ascoltato la canzone di Elisa con Jovanotti “Palla al centro”. Ho detto alla squadra che dobbiamo essere onde in un mare grande, combattere e lottare. Dentro la partita ci sono un sacco di sfumature, piccole vittorie. Dettagli che fanno la differenza per vincere la partita”.

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