Tanto dialogo con i giocatori, tanta carica quella trasmessa dall’ex tecnico dell’Ascoli chiamato a sostituire l’esonerato Diego Lopez nel suo primo approccio alla nuova realtà professionalie. Un primo giorno pieno di novità quello dell’allenatore emiliano. Sotto lo sguardo di Massimo Cellino Dionigi ha guidato sul campo 19 giocatori. La novità di giornata è stato il rientro di Massimiliano Mangraviti, l’unico a lasciare l’infermeria.
Nel corso dell’allenamento più volte Dionigi ha fermato il gioco entrando nello spcifico delle spiegazioni. In molti casi non si è trattato di un dialogo unilaterale ma di una ricerca di interpretazione delle giocate da parte dei calciatori stessi.
Più volte Dionigi si è soffermato sulla spiegazione delle giocate del prossimo avversario: “La Salernitana è una squadra abituata a giocare molto con i centrali. Non andiamo a pressarli alti ma puntiamo a chiudere la giocata sugli esterni”. E ancora….“Se facciamo le cose con meno fretta giocheremo anche bene” ha intimato Dionigi chiedendo ai giocatori di “chiamarsi e parlare”.
Una bella differenza rispetto al “mutismo” di Diego Lopez. Dionigi ha improntato sin da subito il rapporto con la squadra attraverso il dialogo, l’incitamento e la grinta. Messaggi (ripetuti) lanciati al gruppo in vista del primo appuntamento ufficiale di sabato quando al Rigamonti arriva la capolista Salernitana. La speranza è che vengano recepiti….