BRESCIA, DIFESA A 3 PROMOSSA MA VA AFFINATA

GASTALDELLO HA AVUTO UNA GIUSTA INTUIZIONE: ORA LASCIAMOLO LAVORARE

L’idea della difesa a 3 di Gastaldello piace. Osare non è mai un male nel calcio specialmente se hai le carte in regola per farlo. A Lecco il tecnico ha provato a variare l’assetto tattico proponendo un Brescia con tre difensori centrali (Papetti, Cistana e Mangraviti) e due esterni alti a fungere da collante tra difesa e centrocampo (Fares e Dickmann). Un assetto che ha portato ad avere un atteggiamento offensivo e aggressivo nei primi minuti tanto da passare in vantaggio. La sofferenza del ritorno veemente del Lecco è stata fisiologica complice l’inesperienza della squadra ad approcciare ad un modulo diverso dal solito. Eppure il muro ha resistito seppur scricchiolando in alcune situazioni e frangenti. La fortuna ci ha messo del suo ma nonostante ciò l’esame è stato superato. Serve oliare i meccanismi, affinare i movimenti specialmente quelli di ripiegamento difensivo sulla palla nello spazio. Ma la sostanza c’è e si è vista. Certo da migliorare ci sono molte cose ma l’importante sarà che nessuno metta il becco nelle questioni tattiche, che Gastaldello possa progredire nel suo esperimento senza pregiudizi, che Cellino faccia il presidente e non l’allenatore (per informazioni chiedere a Dionigi e Possanzini). Sarebbe deleterio e controproducente rovinare una situazione di costruzione in una fase così delicata della stagione. Daniele Gastaldello ha avuto una corretta intuizione, ora va fatto lavorare.

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