Alfredo Donnarumma ha parlato della sua avventura al Brescia. Lo ha fatto intervistato da Nicolò Schira sulla sua pagina di Facebook. Tanti gli argomenti toccati dall’attaccante partendo dal coronavirus arrivando fino al sogno di rimanere in Serie A per tanti anni.
“Coronavirus? Sono tre settimane che sono chiuso in casa qui a Brescia, l’unica nota positiva è quella di poter vivere la famiglia a tempo pieno. È un momento difficile per il Nord Italia e la città di Brescia, mando un forte abbraccio a tutte le persone che stanno combattendo contro questo virus devastante“.
“Le mie giornate? La mattina mi sveglio e seguo il programma di allenamento che ci hanno dato. Pomeriggio passo un po’ di tempo alla playstation e gioco con i bambini. La sera qualche serie su Netflix come Elite”.
“Brescia? Il Presidente Cellino ha fatto di tutto per portarmi qui, c’era una piazza importante con una tifoseria incredibile che volevano tornare in alto. Ho fatto un’annata super e insieme abbiamo conquistato la Serie A che entrambi volevamo fortemente”.
“La città? Mi ha accolto subito con grande calore, non era facile perché avevo una eredità pesante. Ero arrivato al posto di un campione come Caracciolo che per Brescia è stato qualcosa di unico. Prendendo anche la numero 9 mi sono caricato di responsabilità, però le cose sono andate nel migliore dei modi”.
“Torregrossa? Con Ernesto già ci conoscevamo dai tempi di Como. A Brescia ci siamo ritrovati e siamo stati una coppia davvero importante. Ci siamo completati a vicenda. Mi sono sempre trovato bene con i miei partner d’attacco”.
“Debutto con gol in Serie A? Debuttare in Serie A e fare gol è il massimo, rimarrà dentro di me per tutta la vita. È stato il premio ai tanti sacrifici fatti da me e dalla mia famiglia in tutti questi anni. Poi è valso la vittoria col Cagliari, perciò gioia doppia. Poteva essere addirittura doppietta, peccato che il Var mi hanno tolto quella soddisfazione. Sarebbe stato uno dei gol più spettacolari della mia carriera” .
“Gol alla Juventus? È stata una giornata bellissima. Fare gol alla Juve in Serie A non è cosa da poco, sopratutto per chi viene dalla gavetta ed è arrivato nella massima serie a 29 anni. Esserci riuscito mi ha ripagato di tante cose”.
“Futuro? Voglio rimanere in Serie A per tanti anni. So che non è facile, ma farò del mio meglio per riuscirci attraverso il duro lavoro”.