BRESCIA: GRAZIE PIPPO, GRAZIE CHRISTIAN!

Prima del professionista c’è l’uomo. Nel calcio tutti conoscono le regole del gioco: probabilmente è il luogo di lavoro più instabile e pericolante che ci possa essere, specialmente per allenatori e dirigenti. “Una giunga” per dirla all’Alberto Malesani dei bei tempi. Ed il paragone calza a pennello per quanto accaduto negli ultimi giorni in casa Brescia dove Filippo Inzaghi e Christian Botturi sono stati sollevati dall’incarico.

A prescindere dagli aspetti lavorativi, poi entreremo nel merito, dalle motivazioni, a questi due personaggi che sono transitati nell’orbita biancazzurra bisogna dire “Grazie!”. Un destino simile, non solo temporalmente, ha colpito Inzaghi e Botturi. L’ormai ex mister è stato esonerato “con una mail” citando le parole della lettera scritta di proprio pugno dall’ex bomber del Milan. All’ex responsabile del settore giovanile sono bastate poche ed emblematiche parole oltre ad una PEC.

Per due persone che, seppur in maniera diversa, hanno contribuito a portare alto l’onore del Brescia va dato il giusto merito. Per quello che hanno portato, per la professionalità profusa, per lo spirito con il quale hanno portato in alto l’onore della nostra città in tutta la provincia e nell’Italia intera.

Parliamoci chiaro: l’esonero di Inzaghi ci può assolutamente stare. I segnali dati dalla squadra, i risultati dell’ultimo periodo e la flessione evidente oltre alle idee non sempre lineari (specialmente in alcune scelte di formazione e sui cambi dell’ultimo periodo) sono stati chiari segnali di un possibile cambiamento poi è avvenuto. Ma come espresso nella lettera di Super Pippo, l’amarezza c’è ed è reale per un uomo, prima che un allenatore, ad aver sposato la causa biancazzurra.

Quanto a Botturi quattro anno al timone del Settore Giovanile non si buttano di certo via. Lavorare in sordina per riportare la terriotiralià bresciana al centro del club biancazzurro non è stata cosa da poco. Il dirigente bresciano ha (ri)costruito dalle macerie di chi era passato prima radendo tutto al suolo. Ha strutturato una macchina che funziona alla perfezione e lavora in funzione della creazione dei calciattori del futuro. Papetti, Ghezzi, Prandini, Andreoli, Capoferri, Castellini e Mor: sono solo alcuni esempi del lavoro svolto in questi anni, giocatori aggregati alla Prima Squadra e in orbita professionismo.

Un grande lavoro anche di ricerca della brescianità nelle rose con i risultati a sorridere: la Primavera è seconda in classifica, molte delle squadre professionistiche sono nei playoff.

Ora la palla passa nelle mani di Corini per la Prima Squadra e di chi prenderà le redini del Settore Giovanile al posto di Botturi sperando possano replicare quanto di buono seminato…. Per chiunque non sarà per nulla facile!

Ma permetteteci di farci portavoci di moltissimi tifosi (basta guardare i social per capirlo) che vorrebbero ringraziare Inzaghi e Botturi per il lavoro svolto augurandogli le migliori fortune professionali.

BresciaBrescia CalcioCalcioSerie B