La panchina del Brescia affidata al “fattore P”: P come Pep Clotet, P come Pippo Inzaghi o ancora P come Massimo Pavanel. Il futuro della panchina del Brescia rimane un rebus contorto e di difficile soluzione. Massimo Cellino pare scioglerà le riserve solo lunedì, nel giorno del ritorno in sede dopo una settimana di vacanza. Il numero uno di via Solferino avrebbe ridotto il cerchio a due possibili soluzioni.
Per lunedì è fissato l’ultimo e decisivo contatto con Filippo Inzaghi. L’allenatore piacentino si è preso il weekend per dare una risposta alla proposta di allenare il Brescia. A frenare la voglia dell’ex bomber di Milan e Nazionale è l’assenza di Giorgio Perinetti.
L’ex direttore sportivo, lasciato libero da Cellino e pronto a sposare il progetto di rilancio del Siena, ha lavorato con Inzaghi a Venezia. Due stagioni di trionfi portando la formazione lagunare dalla Serie C ai playoff della Serie B. L’assenza nei piani dirigenziali del direttore romano potrebbe pesare nella scelta finale di Inzaghi.
L’alternativa è Massimo Pavanel. Reduce da una grande stagione al timone della Feralpisalò, il tecnico di Portogruaro è nome suggerito al presidente dal nuovo direttore sportivo Roberto Gemmi. Insieme hanno lavorato all’Arezzo nella stagione 2017-2018 quando Pavanel fu ingaggiato per sostituire l’esonerato Claudio Bellucci.
Dopo la cavalcata fino ai quarti di finale playoff con i Leoni del Garda del patron Giuseppe Pasini, Massimo Pavanel è richiesto anche dalla Spal. Il club di Ferrara è stato il primo a muoversi per avere informazioni sul 53enne veneto prossimo ad un sicuro salto di categoria dopo l’esperienza sulle sponde del Garda.