BRESCIA: LERIS E BISOLI ANCORA AI BOX. OGGI AMICHEVOLE CON LA PRIMAVERA

Doppio allenamento sui terreni di Torbole Casaglia ieri per il Brescia. La squadra si è allenata agli ordini di Filippo Inzaghi senza Jesse Joronen, Ales Mateju, Fran Karacic e Jhon Chancellor. I quattro biancazzurri sono impegnati nelle qualificazioni ai prossimi mondiali in programma in Qatar. Solamente i primi due saranno a disposizione per la trasferta di sabato prossimo a Perugia. Assente sicuro Karacic per squalifica così come Chancellor costretto a saltare la sfida del Renato Curi poiché impegnato venerdì sera nell’ultima delle tre gare del Venezuela. Impossibile raggiungere in tempo l’Italia.

Per la sua sostituzione nell’undici di partenza è già duello tra Andrea Papetti e Massimiliano Mangraviti. Il giovane centrale sogna una chance dal primo minuto dopo un avvio di stagione da riserva, il centrale bresciano punta a riprendersi il suolo da titolare perso da due gare a questa parte.

Nella doppia sessione di allenamento di ieri caratterizzata da un lavoro aerobico al mattino e tecnico-tattico nel pomeriggio, Inzaghi non ha nuovamente potuto contare su Mehdi Leris e Dimitri Bisoli. I due centrocampisti hanno proseguito il programma personalizzato volto al recupero dai rispettivi infortuni. Entrambi assenti contro il Como si punta ad averli per la gara in terra umbra. Attorno alle condizioni dei due mediani regna un cauto ottimismo. La sosta per le nazionali ha consegnato nelle mani del Brescia del tempo sufficiente per poterli recuperare al meglio vista la loro importanza nello scacchiere tattico di Inzaghi.

Ai box resta che il giovane Capoferri alle prese con noie muscolari. Sul campo Inzaghi sta provando alcune soluzioni tattiche per migliorare la fase difensiva di squadra, tallone d’Achille di queste prime sette giornate di campionato. Per testare l’efficienza dei movimenti provati il tecnico ha organizzato un test amichevole domani pomeriggio alle 16 contro la Primavera. Sarà questa l’occasione per chi ha giocato fino ad ora meno di mettersi in luce agli occhi del suo allenatore.

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