BRESCIA: LO STRANI CASO MASSIMO CELLINO

NON È LA PRIMA VOLTA CHE IL PATRON TORNA SUI SUOI PASSI

Dimissioni si…forse, anzi no! Massimo Cellino non smette di stupire. Il patron sardo, al timone della nave biancazzurra dall’estate del 2007, è tornato al suo posto riprendendosi la carica di presidente che solo 15 giorni fa aveva deciso di lasciare. All’unanimità, si è letto nel comunicato stampa pubblicato dopo il Cda di ieri pomeriggio, la poltrona presidenziale è tornata nelle mani dell’imprenditore cagliaritano. Tale decisione non stupisce. Non è la prima volta che Massimo Cellino fa un passo indietro rispetto ad una decisione presa probabilmente di petto. Le vicende del recente passato ad aver coinvolto Francesco Marroccu e Eugenio Corini (per citare le più eclatanti) hanno fatto scuola. Aspetti ad aver acciuti nell’animo dei tifosi la consapevolezza che nel Brescia può succedere tutto e il contrario di tutto. Anche questa storia va archiviata come tale: come un ennesimo capitolo della strana storia gestionale del club. Perché di fatto nulla era cambiato con le dimissioni e nulla è cambiato ora con il ritorno di Cellino presidente. Resta aperto il fronte cessione se mai ci fosse qualcuno realmente interessato all’acquisizione del Brescia. Ma il passo di Cellino è una (ri)presa di forza del potere come a dire “Il Brescia è mio e resterà tale”. La cosa più importante è l’aspetto sportivo con una squadra terza in classifica capace di estraniarsi e ripararsi dai temporali tropicali che ogni tanto piovono sulla testa della storia centenaria del club

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