Il pareggio del Brescia contro il Cosenza rappresenta un piccolo campanello d’allarme per i biancazzurri. Dal Marulla esce una squadra che deve assolutamente ritrovare la brllantezza nel gioco e nelle occasioni da gol. Solo tre in 90′ quelle regalate nella sfida contro la compagine di Occhiuzzi. Troppo poco per una relatà che annovear nelle sue file giocatori del calibro di Moreo, Palacio e Ayè (capocannoniere della scorsa stagione).
L’attenuante dell’inferiorità numerida dopo soli 4′ di gioco non deve trarre in inganno. Il rosso ad Adorni, sacrosanto, rappresenta tutta la disattenzione di una difesa che deve ancora essere registrata. L’arrivo dell’ex Cittadella come quelli di Proia e Behrami da solo non basta a risolvere i problemi di una formazione che ha perso lo smalto e la lucidità per dettare legge in campo.
L’inciampo del Marulla deve far riflettere. A preoccupare c’è la manovra, poco brillante e molto lenta. Nei 90′ in pochissimi giocatori si sono mossi senza palla creando difficoltà all’avversario. Altro dato sul quale porre l’attenzione è la qualità tecnica del gioco. Spesso e volentieri si è assistito a strafalcioni da parte di chi possiede doti improtanti. Passaggi sbagliati, scelte errate e tanta frenesia.
In più, adesso, chi è arrivato dal mercato deve dare il proprio contributi. C’è tempo ma fino ad un certo punto. Chi ha già giocato deve far vedere qualcosa di diverso. Ci riferiamo soprattutto a Sabelli. Nell’arco del match sono ben 7 i cross dalla trequarti campo sbagliati o fuori misura. Per uno con il piede come lui non può essere come non va bene prendere sempre palla da fermo senza attaccare lo spazio. Serve il pendolino a tutta fascia!
Inzaghi avrà il suo bel da fare per migliorare le cose ricordandosi sempre che le partite passano ed il tempo stringe. Che per vincere il campionato serve più attenzione e una maggior convinzione di andare a fare risultato, su tutti i campi: perchè del Brescia deve aver timore ogni squadra che si affronta.