LA SQUADRA DI GASTALDELLO HA LE IDEE CHIARE E UNA IDENTITA’ MA SERVE IL SALTO DI QUALITA’
Il Brescia esce dalla sfida con lo Spezia ancor più consapevole delle qualità di squadra. Nonostante uno 0-0 che va più stretto probabilmente ai padroni di casa vista la traversa colta da Verde e il miracolo di Lezzerini su Moro ma le rondinelle possono recriminare per un presunto rigore non fischiato a Galazzi nel primo tempo e alla grande chance di Borrelli nel finale di gara. 8 punti in 4 giornate, difesa imbattuta e gioco a sprazzi convincente sono gli assi sui quali fondare la convinzione che il Brescia è sulla buona strada. Le cose da migliorare ci sono e sono tante ma il lavoro di Gastaldello sta portando ai primi frutti. La squadra, complice l’inserimento di innesti d’esperienza dal mercato, sta acquisendo consapevolezza dei propri mezzi. Il gruppo è unito e ha dimostrato di saper soffrire nei momenti di difficoltà delle partite. Ma cosa manca per il salto di qualità? Mancano ancora gli automatismi del 3-5-2 per il gioco d’attacco. Mancano alcuni momvimenti degli esterni in fase di non possesso. Manca la lucidità dei passaggi, dell’ultimo in particolare. E manca probabilmente un maggior apporto dalla panchina: chi entra o chi gioca meno deve dare risposte più concrete. Ma la strada intrapresa è quella giusta, il binario sul quale viaggia il treno Brescia è di quelli che potrebbero portare a buoni risultati. Ah dimenticavamo….serve anche un po’ più di coraggio nel voler vincere le partite. Siamo all’inizio ma questa è una prerogativa che non deve mai mancare ad una squadra come la nostra.