Nella giornata di ieri è andato in scena il confronto al Tribunale del Riesame sulle accuse mosse al presidente del Brescia Massimo Cellino, alla moglie e a due dipendenti del club biancazzurro. Il Pm Erica Battaglia ha esposto i motivi per i quali chiede l’arresto dell’imprenditore sardo oltre ai domiciliari per la moglie. Una richiesta rigettata dal Gip in sede d’indagine.
Il resoconto di una lunga mattinata, iniziata alle 9.30 e terminata poco dopo le 14 è stata raccontata sulle colonne del quotidiano Giornale di Brescia.
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...”Cellino e la moglie sono accusati di esterovestizione, evasione e autoriciclaggio, la Procura chiede la misura cautelare personale, per l’intero gruppo è stata avanzata una richiesta di sequestro preventivo. Per Cellino fino a 50 milioni di euro tra beni mobili ed immobili tra cui le quote della società inglese che controlla la controllante del Brescia Calcio. Per la moglie, la segretaria e il dipendente del club fino a 1milione e 900mila euro, vale a dire il valore della casa dove Cellino vive a Padenghe e di proprietà di Immobiliare Eleonora, società di famiglia dell’imprenditore sardo”.
Gli avvocati della difesa hanno rigettato le accuse mosse a carico del patron, della moglie e dei due dipendenti nonstante in aula si sia fatto più volte riferimento a intercettazioni telefoniche e chat whatsapp. Tra 20 giorni circa il giudice del Riesame esporrà il proprio giudizio