Intervenuto ai microfoni di 90° minuto su Rai Sport il presidente del Brescia Massimo Cellino ha lanciato l’allarme sul mondo del calcio investito dalla crisi portata dalla pandemia da coronavirus. Allo stesso modo il numero uno biancoazzurro ha tuonato contro alcuni giocatori (non ha fatto nomi) e facendo accenno alla volontà di mollare il mondo del calcio.
Questi i passaggi dell’intervista:
“Non sono mai tanto confuso e poco lucido come questa stagione. Ho trent’anni d’esperienza nel mondo del calcio e mai come quest’anno il presidente federale Gravina deve smettere di fare politica e pensare di più al calcio. Bisogna prendere decisioni forti e importanti”.
“Per il futuro del calcio il Governo deve capire che serve un supporto al sistema calcio. Bisogna dilazionare la fiscalità di cinque o dieci anni. Se inciampa qualcuno inciampano tutti. Non si può guardare solo cosa fanno Juve e Inter: e i dilettanti cosa fanno, i settori giovanili e la Serie B?
Siamo tutti falliti se ci voltano le spalle. Qui stiamo correndo a fare campagna elettorale 24 ore su 24. Sono qui a spaccarmi la schiena per cosa? Volo dalla mia famiglia a Londra perchè non rinuncio più alla vita famigliare per questo sistema calcio irresponsabile. Io non sono in condizioni di gestire il calcio così: se viene qualcuno gli regalo il Brescia”.ù
“Non mi è mai successo in trent’anni di calcio che calciatori vengano a minacciarmi dicendomi…o mi manda via o sono depresso. Mai successo! Ho cinque telefoni e gli ho spenti tutti. Non hanno manco l’educazione. Ho i direttori sportivi…perchè chiamano me!“