Andrea Cistana ha raccontato il suo anno particolare. 365 giorni di calvario senza calcio con due operazioni. Di mercato non parla ma si concentra solo sul Brescia.
“Prossimo anno? Sinceramente non ci penso. Sono stat tanto fermo che ho pensato solo a guarire dalla caviglia e dal ginocchio. Ora devo solo pensare di giocare, fare il massimo e aiutare il Brescia. Io devo pensare solo alle 8 gare che mancano alla fine. Cerchiamo di finire al meglio questo campionato poi vediamo”.
“Salernitana? C’è rammarico perchè potevano essere tre punti per blindare la salvezza. Ci siamo trovati in questa situazione e ci siamo rimboccati le maniche. La salvezza è l’obiettivo minimo. Poi vedremo cosa accadrà in futuro”.
“Un anno di stop! Non è stato facile. La nazionale è stata un sogno che si è realizzato. Poi le difficoltà. Ho pensato ad andare avanti. Pensavo solo al campo, a come dimostrare di star bene e di dare il mio contributo. Ho anche atteso una settimana in più per essere al meglio. Quando mi sono fatto male al ginocchio è stato molto difficile, stavo a pensi”.
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“Nazionale? Per l’Europeo non ho grande rammarico. La convocazione l’avevo presa come un riconoscimento per un anno e mezzo di lavoro. Il fatto di non aver giocato quella volta era un segnale. Mondiale? Sarebbe il sogno di una vita. L’importante è fare bene a Brescia”.
“Perinetti ti ha definito patrimonio del calcio: sono parole che fanno molto piacere. Nel mio ruolo ci sono altri prospetti. Io devo dimostrare, ogni giorno, che valgo quello che dice il direttore. E lavoro per questo”.
“Ad inizio stagione non pensavo di diventare un punto di riferimento dello spogliatoio. Sono bresciano, sento questa responsabilità ed in dovere di dare qualcosa in più in campo e fuori dal campo. Molti ragazzi stranieri si stanno ambientando adesso. La pandemia non ha aiutato”.
“È stato un anno che mi ha fatto maturare tantissimo. C’è questa pandemia, Brescia è una delle città più colpite. Non è stato facile vivere in questa situazione”.
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“Mercato? Non so nulla. Il mio agente ha anche il Covid. Leggo sui siti dell’interesse di grandi club. Mi fa piacere perchè è l’idea di lavoro che ho sposato. Ma non c’è nulla al momento. Penso solo al Brescia”.
“Cambiamento?Non è successo nulla di particolare. E’ vero che abbiamo cambiato allenatore ma non c’è stato un evento aprticolare se non l’arrivo delle vittorie. Siamo certamente più coesi e più squadra”.
“Fase difensiva diversa? Ho lavorato poco con gli altri allenatori ma i dati sono sotto gli occhi di tutti. Clotet vuole una difesa alta, cattiva. Vuole impostare e questo mi piace molto, si avvicina molto al mio stile di gioco”.
“Tonali? Tra me e Sandro ci sono tante differenze, sono storie diverse. Al Milan ha chiaramente avuto delle difficoltà. Per lui, milanista, probabilmente ha pesato. Nelle ultime partite l’ho visto in crescita. L’errore in Nazionale capita, un peccato. Io non penso al grande salto“.