Lo strano caso di Alfredo Donnarumma. L’attaccante del Brescia è rimasto per volere di Massimo Cellino. Il presidente non ha dato il via libera sul più bello al trasferimento del bomber dello scorso anno in Serie B al club ducale.
Tutto era fatto, tutto era stato scritto ma al momento delle firme Cellino, non presente a Milano ma in viaggio verso Londra, non ha dato il suo benestare. Una giornata certo particolare per l’attaccante vissuta tra una convocazione, una possibile partenza e la permanenza.
Una giornata nella quale Donnarumma era stato inserito attorno alle 15 nell’elenco dei convocati da Eugenio Corini il quale aveva anche dichiarato: “Donnarumma viene con noi…” facendo comunque trapelare preoccupazione per le voci di un accordo imminente con il Parma. Proprio in quell’istante i dirigenti degli emiliani ed il il Brescia puntavano a chiudere l’affare.
Prestito con diritto di riscatto: tutto fatto con il via libera di Cellino e il gradimento del giocatore. E poi…sul più bello Cellino si è rimangiato la parola mandando in fumo l’affare per mancanza di alternative per il Brescia.
Per Donnarumma un colpo duro da digerire con ora la prospettiva di dover rimanere a Brescia per i prossimi sei mesi dovendo ricucire il rapporto con Corini e ricostruire la voglia e la determinazione che lo avevano contraddistinto portando il Brescia alla promozione in Serie A lo scorso anno.