L’attesa è finita, dal Bahrain scatta la nuova stagione di Formula 1. Quello al via dal circuito di Manama sarà il campionato delle novità tecniche. Rivoluzioni regolamentari ad aver acceso il confronto tra i grandi marchi pronti a sfidarsi per la gloria. Osservatore interessato della nuova era della F1 c’è l’ex pilota Alex Caffi. “Quando ci sono stravolgimenti di questo livello per un primo giudizio si deve attendere la prima bandiera a scacchi. Dai test escono sempre risultati non veritieri”.
Il driver bresciano di nascita ma monegasco d’adozione si augura in una stagione ricca di suspense e sorprese. “Rimescolando le carte può succedere di tutto -confessa l’ex pilota della Scuderia Italia-. La speranza è non vedere un mondiale come nel 2009 con la Brown GP dove un genio come Ross Brown interpretò alla perfezione il regolamento vincendo 8 gare su 17. Allo stesso tempo mi auguro che finisca l’egemonia Mercedes”.
Oltre alla Red Bull, campione del mondo in carica con Max Verstappen, per Alex Caffi è tempo di rivedere i marchi storici lottare per la vittoria. “Ferrari, Williams e McLaren devono tornare in alto. Sono scuderie prestigiose che hanno dato tanto a questo sport. Sono team scivolati nelle retrovie da troppo tempo”.
Proprio la squadra di Maranello è parsa tra le più in forma nei test pre-stagionali. “La Formula 1 ha bisogno di una Ferrari competitiva -racconta Caffi-. E’ molto bella da vedere ed è parsa anche veloce. La vedo come terza forza dietro a Mercedes e Red Bull, a mio avviso la macchina da battere. La squadra guidata da Chris Horner può vantare una aerodinamica unica grazie alle idee rivoluzionare di Adrian Newey e un pilota straordinario come Max Verstappen”.
L’olandese è per Caffi, 77 gran premi disputati in carriera, il favorito. “Avendo vissuto in quel mondo fatico a tifare per un pilota -specifica l’ex pilota ora manager sportivo-. Mi auguro possa vincere ancora Max: è un vero un lottatore. Lo ha dimostrato lo scorso anno con una macchina inferiore alla Mercedes. Ha guidato sempre al limite anche nel duello di Abu Dhabi valso il titolo”.
E gli altri? “Hamilton è indiscutibilmente fortissimo. In bacheca ha sette mondiali ma il valore delle vittorie non sta nei numeri ma nel modo in cui le conquisti. Da capire sarà il ruolo di Russel. Il britannico ha dimostrato di andare forte con quella macchina. Vedremo quale sarà la gestione piloti da parte di Mercedes”.
E Leclerc? “Ha patito l’arrivo di Sainz. Lo spagnolo è un osso duro – osserva Caffi-. Charles dovrà fare un passo indietro, lavorare e ripartire. È veloce e bravo ma deve essere forte mentalmente. Per lui sarà un anno importante, speriamo che la vettura e la squadra lo assistano”.
Tra i 20 piloti in pista per le 10 case costruttrici tanti debuttanti e qualche conferma. “Mi aspetto molto da Pierre Gasly con la Toro Rosso, pilota veloce e macchina affidabile. Se la monoposto costruita dall’Alfa Romeo sarà all’altezza attenzione al cinese Zhou. Sono anche curioso di rivedere Kevin Magnussen. Sarà dura per Mick Schumacher. Il danese non ha nulla da perdere e non è di certo un Mazepin”.
Fonte Bresciaoggi