Con una prestazione a dir poco negativa il Brescia torna dopo un solo anno in Serie B. Retrocessione matematica per la squadra del presidente Cellino determinata dalla sconfitta senza attenuanti contro il Lecce. I salentini vincono 3-1 e si tengono ancorati alle residue speranze mentre il Brescia va in vacanza leccandosi le ferite.
Che la salvezza fosse impossibile era scritto ma uscire di scena con una netta sconfitta fa ancora più male. Una squadra in balia dell’avversario sceso in campo con una grinta tre volte superiore agli uomini di Diego Lopez.
Inutile il gol di Dessena per il 2-1 temporaneo era l’unico acuto di una sinfonia stonata, di un orchestra senza direttore e di solisti all’altezza. E la sconfitta del presidente Cellino e della presunzione di pensare di avere una rosa all’altezza, della disorganizzazione societaria con quattro allenatori ed un caso Balotelli che ad oggi risulta ancora incomprensibile.
Torniamo in Serie B nella speranza che sia un arrivederci a presto. Che non sia un addio a data da destinarsi. Serve riflettere sugli errori commessi, su una stagione assai negativa sotto tanti punti di vista. Ciao Serie A, è stato breve ma comunque bello viverti!