Per competere contro un avversario di maggior livello, bisogna far di tutto per innalzare il proprio. E domenica, nonostante l’inizio poco convincente, Brescia è riuscita a competere degnamente con la gigante Milano. Recuperando per ben due volte un divario di 18 e 20 punti, la Germani ha dato prova del proprio carattere e di essere sulla strada giusta verso l’obiettivo playoff.
Il problema resta l’aver concesso all’avversario due distacchi così ampi. La partita è stata un’altalena di fasi positive con alta concentrazione e fasi negative in cui tutto è sembrato difficile. Quelle buone sono state caratterizzate da un grande lavoro difensivo con protagonista impeccabile David Moss, determinante nella reazione. Ottimo l’apporto numerico di Kenny Chery, anche se talvolta, forse per poca chiarezza di gioco, ha creato confusione penalizzando la riuscita delle azioni. Malgrado qualche errore in più del solito, Christian Burns ha svolto egregiamente il suo lavoro.
Male le prestazioni di Drew Crawford e Jeremiah Wilson, troppo recidivo su alcune azioni. Ennesima conferma, invece, delle qualità di Darral Willis che brilla su tutti per la buona performance. Tutto ciò non basta però a colmare il vuoto dei momenti bui in cui la difesa è stata troppo morbida e permissiva, quasi come se non soccombere di fronte al – 20 fosse sufficiente ad uscirne indenni.
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I soli 7 punti di scarto con cui Milano ha vinto restano comunque sintomatici della natura della Leonessa, completamente diversa rispetto a quella vista nella gara di andata (persa 87 – 56).
Dopo la sconfitta di domenica, la Germani occupa la nona posizione e d’ora in poi ogni partita sarà fondamentale per centrare l’obiettivo playoff a partire da sabato prossimo contro Trento. Ex casa di coach Buscaglia, l’Aquila non è da sottovalutare data l’importante recente vittoria strappata proprio all’Olimpia.
Di Camilla Galeri