GERMANI, SERATA MAGICA: 70-61 AL DADUSSAFAKA

È impresa per la Germani Basket Brescia. Alla Volkswagen Arena la Leonessa schianta il Darussafaka 70-61 vendicando la sconfitta subita all’andata.

E’ Zerini, per l’occasione in quintetto, a muovere per primo la retina. Il lungo fiorentino è scatenato in un avvio che si dimostra buono per Brescia. Sempre avanti la squadra di Esposito, che mette tanta applicazione in difesa per controllare il ritmo. Il primo quarto vede però Colson e compagni passare in vantaggio e chiudere 21-17.

Nei seguenti dieci di gioco la Germani gioca con la testa e pur subendo un parziale di 8-0 a cavallo tra primo quarto e inizio secondo quarto, riesce ad ammaestrare uno scatenato Guler. È nella propria metà campo che Brescia infatti costruisce il suo vantaggio, colpendo poi con gli arcieri Abass e Lansdowne. Break di 7-0 e si va alla pausa lunga sul 33-42.

Ripresa e i padroni di casa impongono subito un altro ritmo, soprattutto difensivo. Brescia non segna per quasi 3′ nel secondo tempo, ma riesce a subirne solamente 3 e anzi ad allargare il proprio divario con i rivali con la bomba mandata a bersaglio da Lansdowne (35-48 al 24′).

È qui che sale in cattedra Guler: il playmaker turco entra in trance agonistica, aprendo il parziale 9-0 con cui i locali si rimettono sui binari giusti. Break fulmineo, in cui anche Colson è fondamentale. Ci si affaccia all’ultimo quarto sul 51-53.

La Germani riapre le danze con un break 4-0 di enorme peso specifico. Si segna poco, si gioca punto a punto: Guler perde un po’ di spinta a causa della fatica e il Darussafaka paga questa situazione. I turchi hanno alcune occasioni per portare il sorpasso ma le falliscono, incassando invece una tripla senza senso da Vitali.

Il Darussafaka accusa il colpo e non riesce più a riprendere la partita. Vitali viene mandato ai liberi più volte ma non trema dalla linea della carità. È festa per la Germani Basket Brescia, che ora vede le top-16 davvero a un passo.

Di Alfredo Novello

Basket Brescia LeonessaDavid MossEuro CupGermaniVincenzo Esposito