Dario Hubner a tutto campo. L’ex attaccante del Brescia ha parlato ai microfoni di Itasportpress della stagione delle rondinelle, di Sandro Tonali e Mario Balotelli ma anche dei troppi cambi in panchina a non aver giovato al cammino da neopromossa della squadra di Massimo Cellino.
“All’inizio era una squadra che giocava bene, creava, ma non ha poi raccolto nulla. In Serie A contano sicuramente le prestazioni, ma alla fine la cosa più importante è la classifica e se non hai i punti retrocedi. Il Brescia giocava bene, ma alcune vittorie sono diventati pareggi e alcuni pareggi sono diventati sconfitte. Sicuramente ha meno punti rispetto a quello che ha fatto durante l’anno”.
“Balotelli? Mi aspettavo quello che ho visto. Un ragazzo che è arrivato a Brescia e che si è quasi sempre impegnato. Logico che se giochi nel Brescia calci al massimo due/tre volte in porta, se giochi nell’Inter o nella Juve ne calci 7 o 8. L’attaccante è bravo e fa gol quando anche la squadra lo sostiene. La colpa è sempre 50-50”.
“Tanti cambi in panchina? Io sicuramente non avrei esonerato Corini la prima volta. Magari Cellino voleva dare una scossa all’ambiente”.
“Tonali? I giocatori bravi come lui devono andare in un contesto già formato, con un gioco fluido. Nell’Inter di Conte lo vedrei bene perché il modo di giocare di Conte è lo stesso da tanti anni e i giocatori quest’anno hanno già assimilato il suo credo calcistico”.