Grande successo per la 15ª edizione del Franciacorta Historic, disputata sabato 9 aprile con partenza e arrivo alla Cantina Ferghettina di Adro e un percorso rinnovato e suggestivo che ha accompagnato gli equipaggi per 170 chilometri attraverso la Franciacorta, il Lago d’Iseo e la Val Trompia.
Numerosi a fine gara gli apprezzamenti dei partecipanti per l’organizzazione generale dell’evento, la nuova location di gara e la scelta del tracciato che gli organizzatori hanno pianificato con attenzione nelle settimane precedenti per permettere a ogni tipo di vettura di apprezzare un’edizione unica con prove cronometrate tecniche come sempre mai scontate predisposte con abilità ed esperienza da Roberto e Andrea Vesco; i tempi imposti si sono rivelati assolutamente adatti ad auto di tutte le epoche in considerazione dei 38 modelli anteguerra al via, molte delle quali addirittura prodotte negli anni ’20 con marchi leggendari come Alfa Romeo, Aston Martin, BMW, Bugatti, Fiat, Lancia e OM (in rigoroso ordine alfabetico).
La gara, partita alle 10.00 dalla Cantina Ferghettina sotto uno splendido sole primaverile, prevedeva subitoun blocco di 17 prove cronometrate pianeggianti nei primi 12 chilometri che servivano a ‘sgrossare’ la classifica in attesa delle impegnative prove di Sale Marasino (salita e discesa) e soprattutto di quelle posizionate lungo la ripida salita verso il Colle di San Zeno (a 1434 metri) in cui la classifica iniziava a delinearsi con Andrea Belometti che perdeva la prima posizione a vantaggio di Edoardo Bellini (76 penalità) seguito da Guido Barcella (82) con Turelli e Bertoli terzi appaiati a 105 penalità davanti ad Aliverti con 113.
Una volta arrivati in Val Trompia dove erano dislocati altri 9 rilevamenti cronometrici il meteo, decisamente clemente fino a quel momento, cambiava all’improvviso mostrando un cielo coperto che non lasciava prevedere buone sensazioni prima dell’ascesa del Passo Maniva, novità assoluta di questa edizione, affrontata dagli equipaggi inizialmente con aria fredda e vento e, una volta arrivati ai quasi 1700 metri di altitudine, addirittura con una piccola bufera di neve decisamente insolita per il periodo ma che ha reso i passaggi con le auto storiche ancora più spettacolari. La classifica confermava la lotta fra Barcella e Bellini con quest’ultimo che riprendeva il comando della corsa solamente nelle ultime 2 prove del Maniva con 101 penalità contro le 105 del bergamasco.
Dopo la sosta pranzo al Ristorante Dosso Alto, molto apprezzata dai concorrenti per la qualità dei piatti e per l’estrema disponibilità e cortesia della famiglia Rambaldini da oltre 50 anni a gestione del locale, le vetture ripartivano dalla cima del passo per fare ritorno in Val Trompia accompagnate nuovamente da un caldo sole; le ultime 10 prove del Maniva e di Marmentino (di cui 5 purtroppo annullate a causa del mancato funzionamento di altrettante apparecchiature dei cronometristi) risultavano determinanti per decidere lo scontro in vetta deciso per 1 solo centesimo (diventati 2 con l’applicazione del coefficiente correttivo) a favore di Edoardo Bellini e Roberto Tiberti della scuderia Franciacorta Motori a bordo della fidata Fiat 508 C del 1937; durante le premiazioni con la consegna del Trofeo BPER Banca riservato al 1° equipaggio classificato, i vincitori incalzati dal giornalista Guido Schittone confermavano che il sorpasso decisivo era avvenuto solamente nelle ultime due prove della gara.
A completare il podio l’equipaggio Barcella-Ghidotti della scuderia AMAMS Tazio Nuvolari sempre su Fiat
508 C di un anno più giovane (1938) e al terzo posto, più distanziato, l’equipaggio italo/svizzero composto da Alberto Aliverti e Stefano Valente sull’impegnativa ma bellissima Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929.
Fra le scuderie successo della Franciacorta Motori davanti a Nettuno Bologna e AMAMS Tazio
Nuvolari mentre il primo equipaggio femminile è quello composto da Federica Bignetti Bignetti e Luisa
Ciatti su MG TB del 1939 che ha preceduto sul podio rispettivamente Cinelli-Stofler (Renault 4CV, 1957) e
Bottini-Boscardin (Porsche 911 T, 1966). Al primo equipaggio under 30 (Barcella-Vecchi su Porsche 356 C
Coupé del 1963) è andato il prestigioso orologio Eberhard “Champion V” messo in palio dalla maison
svizzera Main Sponsor dell’evento. Primo equipaggio straniero infine quello dei coniugi svizzeri Ginesi-Rohr su Porsche 911 Carrera 2.7 del 1974 davanti ai connazionali Hug-Gerber (Healey Westland, 1950) e
all’equipaggio tedesco Biella-Biella su Porsche 356 B Coupé del 1962.
Nel Trofeo Peli Porte Sezionali, previsto fuori classifica sulle ultime 4 PC della discesa verso Ome, vittoria di Ezio Sala e Gianluca Cioffi della scuderia Emmebi 70 su Lancia Aprilia del 1937 (6 penalità) che hanno
preceduto Bertoli-Gamba (Fiat 508 C, 1938) fermi a 7 penalità e Belometti-Vavassori su Lancia Lambda Casaro del 1929 con 8 penalità. Grande soddisfazione infine da parte degli organizzatori per i numeri da record fatti registrare anche quest’anno: sono stati ben 125 gli equipaggi verificati (sui 130 iscritti) che pongono attualmente il Franciacorta Historic come seconda gara di regolarità nazionale con il maggior numero di equipaggi al via subito dietro alla prima gara organizzata sempre da Vecars ovvero la Winter Marathon (che in gennaio ha fatto registrare 126 vetture verificate).