Il Brescia del futuro guarda ai giovani del Settore giovanile. La possibile retrocessione in Serie B ha aperto il fronte delle valutazioni dei giovani più promettenti da inserire nel futuro della Prima Squadra. Dopo l’esordio in Serie A di Andrea Papetti, centrale classe 2002 lanciato da Diego Lopez nella sfida contro il Sassuolo prima della pausa forzata, è atteso quello di Mattia Capoferri, terzino sinistro classe 2001. Ad oggi è lui il prospetto più vicino alla realizzazione del sogno del salto di qualità dalla Primavera alla Prima Squadra.
Papetti e Capoferri da settimane lavorano con la squadra di Diego Lopez. In pianta stabile sono aggregati al gruppo capitanato da Daniele Gastaldello. Pur giocando al sabato con la Primavera di Elia Pavesi i due difensori si allenano con regolarità imparando i trucchi del mestiere con i giocatori più grandi.
Un passaggio che con le dovute proporzioni sta effettuando anche Alessandro Mor. Sedici anni compiuti da meno di un mese ma già leader dell’Under 17, Mor è un centrocampista che associa qualità tecniche a dinamismo e senso del gol. Classe 2004 ha vestito la maglia delle rondinelle a otto anni ed ora il Settore Giovanile guidato da Christian Botturi scommette su di lui per il futuro. Mor, non a caso, fa parte delle Nazionali giovanili da qualche stagione.
Per Mor si stanno già lanciando paragoni importanti come “il nuovo Tonali”. Al momento Alessandro va fatto crescere così come Botturi ha stabilito nel percorso di formazione del calciatore. Stesso dicasi per Papetti e Capoferri, già tuttavia pronti al salto di qualità.
Il Brescia del futuro guarda dunque in casa propria sfruttando l’ottimo lavoro del settore giovanile. Un settore finalmente in grado di tornare a sfornare giocatori di prospettiva come accadeva una volta quando Brescia era il fiore all’occhiello per la creazione di giocatori: qui sono passati calciatori del calibro di Baronio, Pirlo, Bonera, Bonazzoli, Agliardi, Quadri, Jadid e Dallamano per citarne alcuni.