ERRORE DI SQUADRA NEL FINALE: LA FOGA DI SEGNARE IL SECONDO GOL DAVA L’OCCASIONE AL VENEZIA DEL PAREGGIO
Nel Brescia iniziale Clotet lancava Olzer e Ndoj dal primo minuto scegliendo Huard per Mangraviti sulla corsia mancina di difesa. In attacco Moreo e Ayè. Nel Venezia Javorcic schierava una squadra rivoluzionata molto rispetto alle ultime uscite. Pronti via e brividi per il Brescia: Lezzerini ci metteva la manona su conclusione dalla distanza di un centrocampista dei lagunari. Ancora Venezia con Haps: diagonale fuori di poco! All’11’ terza occasione da rete per il Venezia: colpo di testa a botta sicura di Pohjanpalo con palla a lato di un soffio.
Il Brescia del primo tempo faticava a trovare i tre giocatori d’attacco. La manovra era compassata con le rondinelle più inclini a difendere e coprire gli spazi più che ad attaccare. Nei primi 20′ l’unico tiro in porta era di Ndoj, per altro fuori bersaglio. Ma al 30′ il Brescia passava in vantaggio: azione caparbia di Ayè, anche fortunato nel ripmappo, assist per Ndoj e gol dell’albanese. Segnato il gol il Brescia si scioglieva. Dalla distanza ci provavano Van De Looi e Olzer con la prima conclusione alta, al seconda parata dall’ex Joronen.
Ad inizio ripresa Clotet sceglieva Galazzi per Olzer che non aveva demeritato. Ma il Venezia era vivo e Pohjanpalo coglieva un clamoroso incrocio dei pali. Al 26′ grande parata di Joronen su conclusione al volo di Moreo su assist al bacio di Galazzi. I cambi operati da Clotet abbassavano un po’ il baricentro del Brescia. Il Venezia aveva ancora una grande chance con Novakovich di testa, solo davanti a Lezzerini. Ma l’incredibile era nel finale: azione di contropiede del Brescia con palla persa malamente, sul ribaltamento di fronte con la squadra sbilanciata Cernihoj freddava Lezzerini. Finiva così! 1-1 e tanti rimpianti