La sconfitta del Brescia contro il Monza per 2-0 costringe i biancazzurri a cedere la testa della classifica. In vetta torna il Pisa a quosta 32 punti seguito dal Lecce a 31. Due posizioni perse da parte della squadra del patron Massimo Cellino passata, in soli tre giorni, da prima a terza forza del campionato. Un doppio passo indietro a cancellare quanto di buono si era visto al Tardini sotto il profilo della tenuta dle campo, della personalità e del valore delle giocate
Contro il Monza, squadra ben diversa da quella di Beppe Iachini, emergono nuovamente le difficoltà della formazione di Inzaghi di guidare la partita, di incanalarla nei binari voluti. Senza strafare il Monza ha subito preso in mano le redini del gioco mandando in crisi il sistema di gioco del tecnico piacentino.
La scelta di inserire Bisoli per Van de Looi in cabina di regia non ha pagato. In mediana il Brescia ha subito il gioco del Monza con Bisoli più intento a tamponare le avanzate avversarie che ad impostare. Senza faro della mediana la squadra ha pagato la mancanza di fluidità della manovra e di idee. Ed il Monza ha fatto il resto facendo vedere di avere ottima qualità e interpreti per fare male.
L’ennesimo ko pone l’accento sulle difficoltà del Brescia di dirigere il gioco e imporre la propria legge quando è chiamata a fare la partita. Necessario capire il diverso atteggiamento tra casa e trasferta: lontano dalle mura amiche dello stadio Rigamonti è tutto un’altro Brescia.