Il ko contro la Cremonese nel derby di ieri fa nuovamente tornare la paura in casa Brescia. La classifica recita: rondinelle a 26 punti, gli stessi dei cugini grigiorossi attualmente in zona playout. Solo la differenza di punti e reti in questo momento salverebbe la formazione biancazzurra. Ma il campanello d’allarme è tornato a suonare.
Quella che doveva essere la gara della consacrazione del lavoro di Pep Clotet si è trasformata nell’ennesima prova del “vorrei ma non posso” dove le lacune della rosa sono tornate a farsi notare. Soprattutto, e come sempre, è la condizione atletica a preoccupare con un Brescia calato nettamente nella ripresa a favore di una Cremonese nettamente più brillante.
A questo si aggiunge una nota non di poco conto. Dopo il gol dell’1-1 di Daniel Ciofani su rigore c’è stato un blackout generale da parte del gruppo. Nessuno è stato in grado di prendere in mano la situazione portando così la Cremonese a crederci e spingere per cercare e trovare il gol del 2-1 che è valso la vittoria ai grigiorossi.
Manca un leader, anche più di uno. Uno di quei giocatori in grado di caricarsi la squadra sulle spalle nei momento dificili e complicati della partita. Una mancanza accentuata ancor di più dalle partenze di Sabelli e Torregrossa. Nessuno in squadra ha queste caratteristiche caratteriali ed il risultato è un Brescia che nelle difficoltà non riesce a reagire.
La classifica torna a far paura. Fondamentale sarà vincere sabato nella trasferta contro la Virtus Entella. Una gara contro l’ex Morosini che ora più che mai assume un valore di “scontro salvezza”.