E’ un voto negativo quello del 2020 per il Brescia. Sulla pagella di fine anno campeggia un bel 4 a suonare come una bocciatura senza attenuanti. Dal sogno Serie A all’incubo Serie B con una retrocessione che ancora brucia e fa male. Nel mezzo tanti e troppi cambi di allenatore.
Sono stati ben 6 i mister che si sono succeduti in questo anno sulla panchina delle rondinelle. Da Corini passando per il primo periodo di Diego Lopez, l’interregno di Delneri, quello di Gastaldello e infine la chiamata di Davide Dionigi: troppi per dare una stabilità ad un ambiente mai sereno.
A pesare nell’economia del voto negativo è la gestione di Massimo Cellino non solo dell’area tecnica ma anche di quella dei calciatori. Pesano come macigni le scelte di una rosa non all’altezza della Serie A della prima parte di stagione aggravate dalla mancanza di volontà di spesa al mercato di riparazione per innesti che avrebbero potuto dare un volto nuovo alla squadra con il tempo necessario per provare a raggiungere la salvezza.
Non a ultimo i “casi” Balotell e Torregrossa. Di certo quello di Super Mario è stata la gestione più assurda e folle mai vista. Il calciatore bresciano ha le sue innumerevoli colpe (il nostro voto personale è 4 anche per lui!!!!). Ma la verità di un fallimento sportivo va analizzata a tutto tondo. E per dirla tutta la società non ha saputo creare un contesto nel quale Balotelli potesse far vedere le proprie qualità. Senza contare la gestione umana del caso con quei cancelli chiusi in faccia ad un tesserato! Non proprio una bella immagine….
A questo si somma il caso Torregrossa e quella fascia sfilata dal braccio ad un vero leader, molto probabilmente il calciatore più carismatico (insieme a Sabelli) di quelli presenti in rosa. Nessuno mette in dubbio le qualità di Dimitri Bisoli, il nuovo capitano, ma le gerarchie devono essere rispettate. Fuori Gastaldello la fascia andava ad Ernesto, punto!
Capricci, scelte e prese di posizione che sommate ad altre situazioni tecnico-tattiche e gestionali hanno caraterizzato il negativo 2020 del Brescia. La speranza è che il 2021 porti nuovi traguardi e un’aria sicuramente più frizzante e positiva.