Il grande finale dei Trofei MP Dynasty Exhaust MES è andato in scena sul circuito Tazio Nuvolari di Cervesina. In terra pavese, oltre ai vincitori di gara, si sono assegnati i titoli 2020 di un torneo che ha riscosso i favori dei piloti, con tanti conduttori arrivati da ogni angolo d’Italia, a conferma della qualità del torneo più longevo d’Italia.
In pista si è scatenata la bagarre fin dalle prove del sabato, per poi alzarsi allo spegnersi del semaforo rosso. A sorridere sul podio del campionato Cervioni, MiniGp 10 pollici, Ameli, Minigp 12 pollici, Galloni, Moto4, Balboni, 125 sp, Bondavalli, 125 open, Vitali, 300,Samarani, 600 Open, Travagliati, 600 stk, Bartolini, 1000 Open, Mozzachiodi, 1000 stock, Bianucci, Race Attack 600, Palladino, Race Attack 1000.
I primi a scendere sono stati i ragazzi della minigp con Cervioni mattatore assoluto e dominatore della gara. Un bel finale per il neo campione, che fa quattro vittorie su quattro e saluta la Minigp per approdare nel 2021 alla 300. Seconda piazza per Zampa, che nell’anno del debutto è sempre salito sul podio. Nella 12 pollici vittoria di gara e titolo per Ameli, che festeggia con il numero 1 la prima stagione di gare. Alle sue spalle Trubia, autore anch’egli di una bella gara.
Dopo la categoria dedicata ai giovanissimi, in pista la prima gara della 1000 Open. Su di una pista umida, il pilota di casa Andrea Maestri ha fatto gara a sé, fuggendo fin dal primo giro e andando a vincere in solitaria. Chirstian Brugnone, dopo due round sfortunati, ha trovato la via del podio con un ottimo secondo posto davanti a Valter Bartolini, che ha corso senza prendere rischi pere festeggiare il titolo, arrivato con una gara d’anticipo. Quarta piazza per la wild card Eccheli, che ha messo alle spalle un rimontante Boccelli.
Nella seconda gara di giornata della 1000, Maestri ha dettato ancora una volta legge, staccando il duo Ducati Brugnone, Boccelli che hanno chiuso nell’ordine, completando così il podio. Bartolini ha chiuso sesto dopo un dritto che lo ha estromesso dalla lotta per il podio.
Raimondi nella Supermono ha avuto ragione di Scagnetti, vincendo una gara tirata. Il pilota reggiano fin dalle prove ha mostrato un ottimo passo e ha avuto ragione del rivale e di Colombi, terzo. In campionato va invece a Scagnetti che con il secondo posto odierno supera Frey e Raimondi.
Spettacolare la Moto4, che si conferma categoria per giovani molto veloci. Terzetto in fuga composto fa Campagna, la wild card Bonetti, e Galloni che staccano la concorrenza, dando vita a un bellissimo duello risoltosi sotto la bandiera a scacchi. Affermazione per Campagna, che precede Bonetti e Galloni che con il terzo posto fa suo il titolo. Il parmigiano, dopo la vittoria nella MiniGp dello scorso anno, al cambio di categoria conquista un altro alloro. Seconda piazza in campionato per Mattei, quarto al traguardo.
300 SS nel segno della bagarre con quattro piloti in fuga. Vitali, Conte equipaggiato con le nuove gomme Dunlop, Lusso e Lorenzini hanno dato vita a una bella battaglia a suon di sorpassi e cambi di posizione. Una gara intensa che ha premiato il debuttante Vitali, capace di vincere gara e titolo, piegando la resistenza di Conte, secondo, e di Niko Lusso che lascia così lo scettro al compagno di squadra. Da sottolineare l’arrivo in volata tra Vitali e Conte, che ha mostrato la validità delle gomme Dunlop, separati da solo un millesimo.
600 Open nel segno della wild card di Manfredi, mattatore dall’inizio alla fine, di una categoria dall’alto contenuto tecnico. Al secondo posto in solitaria il giovane Campaci, che lo scorso anno aveva vinto la Race Attack, che ha preceduto Ferrari autore di una bella gara che gli ha permesso di mettere alle spalle Mortali e Saltarelli.
Race Attack 600 spettacolare con battaglia al vertice tra Liberini e Bianucci che si sono contesi il successo in entrambe le manche. Se nella prima ha vinto Bianucci, la seconda è andata a Liberini che ha così vinto la gara, vincendo gara 2. Al terzo posto Voch, che seppur a pari punti con Como, ha conquistato l’ultimo gradino grazie al miglior risultato nella seconda manche. Il titolo è andato a Bianucci, che così festeggia una stagione superlativa, conquistando sia titolo assoluto che rookies. Mentre la classifica challenge è andata a Zagoner.
Nella 1000, con Torchio fuori per guasto, Palladino primo in campionato alla vigilia dell’ultimo round, ha festeggiato il titolo con una bella doppietta e successo di tappa. Nelle due manche Palladino ha avuto ragione di un ottimo Scotti, secondo in entrambe le manche, e Ivan, terzo assoluto e primo dei rookies. In Classifica challenge a Remoto, che ha preceduto Gelsi.
I trofei Motoestate, dopo lo spettacolare round di Cervesina, mandano in archivio la stagione 2020 e danno appuntamento al 2021 con novità a breve.