SOTTO DI 2 GOL LE RONDINELLE PAREGGIANO CON RODRIGUEZ E AYE’: BRESCIA SUPERA IL COSENZA PER GLI SCONTRI DIRETTI
Il Brescia si qualifica ai playoff con il favore della classifica. Incredibile epilogo della sfida del Barbera con le rondinelle a pareggiare 2-2 davanti a 30.000 spettatori. Sotto di due reti per effetto dei gol di Brunori e Tutino la squadra di Gastaldello riusciva nell’intento di ribaltare la situazione. Un punto a bastare per qualificarsi ai playoff con il favore del campo e della classifica rispetto al Cosenza sconfitto dal Cagliari in casa.
Nel Brescia c’è Adryan e non Listkowski, lasciato inizialmente in panchina. Gastaldello punta sull’undici che ha iniziato la sfida con il Pisa. Nel Palermo c’è Brunori ma soprattutto l’ex Corini in panchina. Pronti-via e il Palermo è in vantaggio. Grande gol di Brunori all’incrocio dopo una serie infinita di errori. Almeno 6 le topiche clamorose commesse dai giocatori del Brescia. Al 21′ il Brescia chiede a gran voce un calcio di rigore per un fallo di mano in area evidente. Proteste vibranti dei giocatori e della panchina ma per Maresca è tutto regolare!!! (clamoroso!). Poco dopo azione di Rodriguez con palla sui piedi di Ayè: il tirod ell’attaccante era alto sopra la trasversa. Al 41′ raddoppio del Palermo. Grave errore di Mangraviti che rimane fermo sul traversone di Brunori con Tutino a mettere facilmente in gol. Nel finale di primo tempo Tutino si vedeva annullato un gol per fuorigioco, corretto, dal direttore di gara e dal VAR.
Nella ripresa Gastaldello lasciava negli spogliatoi Adryan, gravemente insufficiente, entra Listkowski. L’ingresso del polacco ravvivava il Brescia. Al 3′ gol annullato a Ayè per fuorigioco di Karacic sul traversone di Huard. Accorcia le distanze il Brescia: gol di Rodriguez su azione di ripartenza di Bjorkengren. Poco dopo il pareggio di Ayè: grande palla di Huard in area e colpo di testa vincente dell’attaccante francese fino a quel momento inoperoso! Gastaldello però lo richiamava in panchina: al suo posto Bianchi. Dopo 10′ di recupero Maresca fischiava la fine della contesa ed esplodeva la festa