INTER-BRESCIA: PROMOSSI E BOCCIATI

Abbiamo atteso a scrivere promossi e bocciati della gara con l’Inter. Abbiamo cercato di rivedere il film della partita per esprimerci. Queste le valutazioni di Bresciasport.net

JORONEN 5,5: 6 gol sono 6 gol incassati. Probabilmente quasi in nessuno ha colpe. Anzi, il portiere finlandese evita che il passivo fosse ancora più pesante con qualche intervento determinante

SABELLI 4,5: Partita negativa, forse la prima della stagione. Stecca sul gol di Young facendosi trovare fuori posizione (troppo stretto ma anche poco aiutato dalla copertura del centrocampista). Non riesce mai a spingere ed è sempre in ritardo sull’aveversario

MATEJU 4: Spaesato, fuori posizione in quasi tutti i gol dell’Inter oltre ad avere sulla coscienza il rigore del 2-0 per il fallo sui Moses. Se un difensore non difende sull’uomo e non salta in area di rigore non serve a nulla

PAPETTI 5: Almeno qualche fallo lo commette mettendoci la grinta necessaria per sfigurare meno dei compagni dimostrando personalità. Perde Gagliardini sul gol del 4-0 ma quando hai una difesa che fa acqua da tutte le parti vieni travolto dall’onda anche tu.

SEMPRINI 4,5: A sinistra come in avvio o a destra come nella ripresa non ne azzecca una. Tanti passaggi sbagliati, fretta di giocare la palla e errori di posizione. Esce con il mal di testa a furia di seguire gli avversari che gli entravano da tutte le parti.

DESSENA 4,5: La corsa nel calcio non può essere tutto. Sotto questo punto di vista nulla da dire a Daniele ma quando si tratta di impostare o di provare a costruire non c’è trippa pè gatti

TONALI 5: Illumina subito la scena con un assist al bacio che Donnarumma regala al finto pubblico al primo anello verde. Gioca in maniera elementare, facile ma viene sovrastato dalla forza fisica e dalla qualità del centrocampo dell’Inter. Era la sua partita, si è visto molto di più all’andata.

ZMRHAL 4: A pensarlo capitano dello Slavia Praga in Champions League suona strano. Spaesato, non trova mai la posizione ma soprattutto ha l’atteggiamento di chi non ci vuole mai mettere la gamba. Così è inutile!

SKRABB 4: Dalle parti di Milano epico fu un giudizio su Bergkamp definito “ectoplasma”. Rubiamo la battuta ai colleghi di Gazzetta perchè non troviamo altro modo per definire la prova dello svedese

DONNARUMMA 4,5: Meriterebbe 5 per il solo fatto di aver comunque provato a lottare ma il gol divorato all’inizio di partita pesa come un macigno sull’andamento della gara.

AYE’ 4: Copia e incolla del giudizio di Skrabb. Ci domandiamo come possa giocare titolare a San Siro un attaccante che fino ad ora non ha mai segnato in Serie A e che sbaglia praticamente tutto: stop, movimenti in fase d’attacco e in fase di non possesso. Sciagura!

TORREGROSSA 6: E’ l’unico che merita la sufficienza piena. Entra e si danna l’anima: lotta, combatte, conclude a rete e ci prova fino alla fine. Ultimo a gettare la spugna.

MANGRAVITI 5: Entra nel finale facendosi notare nel gol del 5-0 dell’Inter con Eriksen, che non è un fulmine di guerra, ad anticiparlo due volte sulla linea di porta spingendo palla in fondo al sacco.

GHEZZI SV: non giudicabile.

SPALEK 5: Entra, ma non si vede.

BJARNASON 5,5: Meno peggio chi chi ha giocato prima di lui titolare. Prova a fare qualcosa, ad inventrasi qualche giocata dando via anche qualche calcione facendo vedere di essere vivo

DIEGO LOPEZ 4: Già leggendo la formazione iniziale ci era venuto il dubbio che il tecnico stesse pensando al Verona e non all’Inter. Non è certo aiutato dal valore della rosa ma questa squadra sotto la sua guida ha conquistato solo 3 punti (3 pareggi) e 4 sconfitte in 7 partite. La sua mano non si vede.

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