MAGIA DI BORRELLI, RISPOSTA DI DEBENEDETTI. PREOCCUPA L’INFORTUNIO DI BISOLI
Il Brescia pareggia 1-1 sul campo del Mantova. Alla prodezza di Borrelli risponde il gol di Debenedetti il più lesto ad avventarsi sulla punizione magica calciata da Galuppini. Pareggio giusto per quanto visto in campo con tante occasioni per parte. Espulso Possanzini.
Nel Brescia Maran conferma in toto la squadra che ha battuto la Cremonese, nel Mantova rivoluzione di Posssanzini con il 4-2-4. Prima occasione al 3′ pe ril Mantova: conclusione dal cuore dell’area di rigore di Artioli e palla fuori di poco. Al 5′ la risposta del Brescia con un tiro a giro di Olzer appena alto sulla trasversale. Al 10′ occasionissima per il Mantova: palo di Mensah e sulla ribattuta Ruocco era disturbato da Dickmann che sporcava la ribattuta a rete a Lezzerini battuto. Al quarto d’oro ancora pericolo in area di rigore del Brescia: Mensha sbagliava di testa dall’area piccola tutto solo con Verreth a spazzare dopo la corta respinta di Lezzerini. Sul ribaltamento di fronte errore della difesa del Mantova a spianare la strada a Juric che apparecchiava per Borrelli: palla fuori di un nulla. Alla mezz’ora Bisoli usciva per infortunio muscolare, al suo posto Fogliata. Nei restanti minuti non succedeva molto fino al fischio finale del primo tempo.
Nella ripresa tre cambi: nel Mantova dentro il bresciano Galuppini per Bragantini, nel Brescia fuori Besaggio e Olzer dentro Galazzi e Corrado. La mossa sbloccava la partita. Gol del vantaggio straordinario di Borrelli: l’attaccante faceva tutto da solo partendo dalla destra accentrandosi verso la porta scagliando un mancino preciso nell’angolino. All’ora di gioco allontanato dal campo Possanzini. Al 70′ fuori Borrelli dentro Moncini, la scelta di Maran. Mantova vicinissimo al pareggio al 75′ con Bani la cui botta trovava la pronta risposta di Lezzerini. Fuori anche Verreth per crampi, dentro Paghera per gli ultimi 10′. Ma poco dopo Debenedetti, appena entrato, metteva alle spalle di Lezzerini il gol del pareggio ribadendo in rete una prodezza di Galuppini con doppio palo. Non succedeva più nulla fino al triplice fischio.