MOTOESTATE 2021: AL CREMONA CIRCUIT L’ULTIMO APPUNTAMENTO STAGIONALE

Fervono i preparativi in vista del quinto e ultimo round stagionale dei Trofei MP Dynasty Exhaust MotoEstate. Domenica 19 settembre, spetterà al Cremona Circuit il compito di far calare il sipario su questa stagione 2021. Dopo l’esordio assoluto per il MES in terra cremonese dello scorso maggio, la pista intitolata ad “Angelo Bergamonti” sarà di nuovo scenario di battaglie epiche, questa volta decisive.  La stagione fino a ora è stata entusiasmante, con grande partecipazione. Proprio durante la manche disputata a San Martino del Lago (CR) si è raggiunto il picco stagionale in termini di numero di piloti al via: 225, un record.

Al Cremona Circuit è tempo di verdetti
L’attesa a questo punto della stagione è massima e la tensione, palpabile. Quasi tutte le categorie sono ancora apertissime, con molti piloti pronti a dare il tutto per tutto per conquistare il tanto sognato titolo di “campione”. Solo la 300 Classe Viva ha già il “suo” numero uno: l’alfiere Dunlop Davide Conte. Quest’anno la 300SS è stata la classe più combattuta, con griglie sempre piene e ricche di talento. Basti menzionare la costante partecipazione dell’ ex motoGP Bradley Smith vincitore del quarto round a Cervesina. Molti piloti internazionali e impegnati nel mondiale di categoria hanno scelto la 300, quest’anno, per allenarsi e competere ad alti livelli. Imponente è anche stata la crescita di giovani ragazzi “MADE IN MES”, uno su tutti il sardo Niccolò Lisci. Attualmente secondo in classifica generale, con 12 punti di vantaggio sull’inseguitore Sala, Niccolò poche settimane fa ha esaudito un sogno: l’esordio nel Mondiale (WSS30). E come lui, molti altri talenti sono pronti a darsi battaglia durante l’ultima tappa stagionale per dimostrare i progressi fatti da inizio anno e continuare a crescere.  
Nelle altre categorie, tutto rimane ancora in bilico.  

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Lotta a tre
Nella 1000 Open è lotta a 3 per la conquista del titolo. Brugnone (76) Maestri (75) e Palladino (72) sono racchiusi in soli quattro punti. Più staccati invece, Bartolini e il cremonese Boccelli, entrambi a quota 51. Maestri viene da una doppietta entusiasmante durante il quarto round di Cervesina, in cui non è riuscito a conquistare il primo posto assoluto in entrambe le manche solo per pochi centesimi, preceduto dall’altro ex MotoGP, Claudio Corti. La lotta tra i due è stata ai tratti epica e sicuro che avrà reso Andrea ancora più consapevole. D’altro lato, Brugnone è pilota d’esperienza, mentre Palladino, esordiente nella categoria, è grintoso e non avrà nulla da perdere. La lotta, dunque, si prospetta apertissima.

Dunlop contro tutti
Nella 600 la sfida al titolo di campione sarà quella tra Saltarelli (109) e Bianucci (96). Con il secondo staccato di dodici punti dal rider del team Green Speed. Inseguono Ferrari (81), certo ormai del terzo gradino del podio e una fitta schiera di piloti che si daranno battaglia per conquistare il quarto posto: Gioia, Pozzo, Osler, il britannico Murray e Bocenti.
La prima posizione di Saltarelli è poi un’ulteriore conferma delle performance delle gomme Dunlop. Il leader in classifica è alfiere italiano della casa Britannica e i risultati di quest’anno, uniti a quelli di Conte e di piloti come Pozzo e Murray, certificano ancor di più come gli pneumatici Dunlop abbiano ben poco da invidiare a quelli di altri brand, anche nella alte cilindrate.
Nella 125, sarà lotta a due, con Balboni che cercherà di recuperare il minimo svantaggio di 7 punti che lo separa dal leader Magnanelli. Entrambi sono comunque già sicuri di poter terminare la stagione sui gradini più alti del podio. Più indietro, Agnorelli (59) dovrà cercare l’impresa per agguantare il terzo posto che al momento pare ben saldo nelle mani di Specollizzi (75). Lotta a due anche nella rassegna delle monocilindriche artigianali: la Supermono. Tra Scagnetti (111) e Morri (110) c’è distanza di un solo punto. Morri ha sicuramente dalla sua l’entusiasmo della vittoria dell’ultimo round, proprio a spese del leader di classifica. Più staccato è Bianchi, a cui servirà una solida manche per difendere il terzo posto dagli attacchi di Ameli.

Race Attack: è ancora tutto da decidere
La Race Attack è la categoria che corre nella sola giornata di domenica e che più si avvicina alle prove libere in termini di format. Da quando è stata introdotta ha sempre regalato battaglie e incertezza, fino all’ultima manche. Anche quest’anno è ancora tutto da decidere. La RTK 600 era la classe in cui il risultato finale pareva il più scontato prima del quarto round. Il motociclismo però è anche e soprattutto imprevisti. Liberini, leader indiscusso e vincitore dei primi tre appuntamenti stagionali, a Cervesina è costretto al ritiro causa rottura del motore. Il campionato così si riapre. Coletto, vincitore di gara 1 nel Round 4 e Como distano rispettivamente 31 e 37 punti. E con i 50 ancora in palio mantengono vive le proprie speranze. Nella 1000, Remoto, autore di una doppietta a Cervesina, ha un margine di vantaggio di 24,5 punti su Valsecchi, sicuramente in cerca di riscatto dopo lo 0 in gara 2 dello scorso round. Seguono, Torchio a 110 e l’Influencer The Black Rider, all’anagrafe Claudio De Stefano a 107. Solo una cosa è certa: ci sarà da divertirsi.  
Campionati dunque apertissimi e spettacolo assicurato al Cremona Circuit. Si partirà il  sabato mattina con le prove libere facoltative. A seguire, le prove ufficiali dalle ore 14.00. Domenica mattina, ultime prove e poi gare, per concludere una stagione strana, ma da record.

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