Nella vita di un atleta le Olimpiadi non rappresentano molto: semplicemente rappresentano il principio e la fine, il tutto di una scelta di vita, ciò per cui si sogna, si lotta e si va avanti. Stamattina alle 10,45 ora italiana, Vanessa sarà in pedana. Vanessa Ferrari, ovviamente. Quarta a Rio, quarta a Londra, quarta anche nella specialità a squadre, in cui ha fatto vedere di che pasta è fatta la farfalla della ginnastica italiana. Le prime prove di Tokyo a incantare e a dare il punteggio più alto: da lì oggi si riparte, senza Simone Biles a competere con Vanessa. Ma con la tensione addosso di chi non vuole sbagliare, e vuole a tutti i costi una medaglia. Per consacrarsi, caso mai ce ne fosse bisogno, per dimostrare che nemmeno 3 operazioni ai piedi ed il covid hanno scalfito Vanessa Ferrari. Sacrifici, tanti. E la finale del corpo libero da guardare in televisione per noi italiani, fieri di Vanessa, per trattenere il fiato assieme a lei. Assieme ad Enrico Casella, l’allenatore che l’ha forgiata, e che ha sempre creduto in lei. Un mondiale a 15 anni, troppo presto per capire cosa le stesse capitando attorno e saperlo gestire: accanto a lei Casella e Folco Donati, presidente della società cittadina che da anni sforna campionesse. Chiede il supporto della gente a casa tramite i social, Vanessa. E lo avrà: perché la sua caparbietà e la sua forza di volontà meritano rispetto e ammirazione: e solo per questi motivi meriterebbe il gradino più alto del podio, a prescindere. Alla faccia di chi i social li strumentalizza per alimentare sciocche dicerie e maldicenze nei suoi confronti. Vanessa di queste cose non se ne cura: piuttosto è pronta a salire in pedana. E noi con lei. Vanessa Ferrari, qualificata con il punteggio di 14,166, nella finale salirà come quinta e dovrà vedersela con l’americana Jade Carey (14.100), la brasiliana Rebeca Andrade (14.066), la britannica Jessica Gadirova (14.033), le due russe Viktoriia Listunova (14.000) e Angelina Melnikova (14.000), la giapponese Mai Murakami (13.933). Al posto della Biles entra l’altra gemella Gadirova, Jennifer, con il suo 13.800. Vanessa però ha voglia di emozionare, e di regalarsi quella soddisfazione mai raggiunta: da Aahrus dove conquistò l’oro ai mondiali del 2006 a Tokyo oggi: in Giappone arrivò l’oro in coppa del mondo nel 2014. Oggi è venuto il momento di bissare: sulle note della bocelliana “Con te partirò” ci sarà un paese intero a spingerti sul podio olimpico.