JORONEN 6 ½ BUON COMPLEANNO
Festeggia direttamente in campo all’ Arechi di Salerno il suo ventottesimo compleanno, ma fin dal primo minuto di gara intuisce che non sarà una partita facile parando una conclusione dei padroni di casa con poche aspettative. La partita sarà un susseguirsi di sollecitazioni continue per lui. Poco può fare sul gol di Bogdan che impatta di testa sugli sviluppi di u calcio d’angolo dalla sinistra finendo direttamente nell’angolino basso alla sua sinistra. Bella risposta sul colpo di testa di Gondo qualche minuto prima del vantaggio dei granata. Altri interventi importanti per lui al 77simo e all’88simo.
KARACIC 5 CONFUSIONARIO
Prestazione e presenza decisamente incolore per il terzino bresciano che aveva trovato nell’ultimo mese continuità e fiducia. La corsa e la voglia di arrivare primo sulla palla non mancano, ma vengono alla luce molte forse troppe imprecisioni tecniche , a volte anche banali e semplici. Regala spesso e pericolosamente palla agli avversari permettendo alla squadra di Castori di ripartire velocemente e in modo pericoloso verso l’area difesa dalle rondinelle. Non particolarmente efficace nemmeno in fase di proposizione e di superiorità numerica.
CISTANA 5 ½ OSCURATO
Il giovane e forte difensore bresciano, che eredita la fascia di capitano all’uscita dal campo di Bisoli, colleziona la sua prima vera prestazione insufficiente dell’anno. Di certo le colpe e le valutazioni non vanno imputate a un singolo giocatore perché quello che è mancato, sopratutto nella fase difensiva è stata quella collaborazione fra interpreti e reparti che il Brescia ben aveva dimostrato nelle ultime 4 gare. Prova sistematicamente ad impostare e a lanciare verso Aye’ ma sono molti e sistematici gli errori e le imprecisioni. Andrea non riesce a incidere particolarmente neanche sul gioco aereo e nella marcatura stretta su Gondo e successivamente sul subentrante Djuric.
CHANCELLOR 5 ½ IN DIFFICOLTA’
Partita di sofferenza e di rincorsa. Tutino e Gondo lo mettono costantemete in difficoltà sull’enorme campo dei granata. Cerca sistematicamente di ripiegare senza andare in duello diretto con gli avversari ma attende l’aiuto e il raddoppio dei propri compagni. Passo indietro sia in fase di impostazione che di marcatura.
Appassionato di moto, bici o running? Questa è la maglia tecnica sportiva a maniche corte XTECH perfetta per te!
MARTELLA 5 ½ A MEZZO SERVIZIO
Casasola, il forte laterale della Salernitana transita sulla sua fascia di competenza e lo mette in netta difficoltà fraseggiando e sovrapponendosi in continuazione. Il terzino siciliano soffre i palloni messi alle sue spalle dove la squadra di Castori è brava a cercare e trovare una delle punte che esce dalla zona centrale e riceve palla sulla laterale per poi girarsi e puntare la difesa bresciana. Poca in questa partita la collaborazione difensiva con Chancellor e con i centrocampisti. Imprecisioni tecniche non mancano neanche per lui, ma a preoccupare sono per lo più la mancata capacità di arrivare sul fondo e diventare utile e propositivo ai fini delle conclusioni.
VAN DE LOOI 5 SILENZIOSO
Il match player della partita del Rigamonti contro la Reggina non riesce a confermarsi tale anche in quest’occasione. Parliamoci chiaro, nessuno pretende che il centrocampista olandese debba risolvere da solo questa delicata gara. Ma sperare su una sua continuità di rendimento e di proposta tecnica quello si. Quello che è purtroppo mancato alla sua personale prestazione. Non riesce a guidare la manovra, se non con passaggi orizzontali e nonostante il modulo degli avversari gli consenta di avere spazio non ha l’intelligenza tattica di risultare efficace per la propria squadra.
BISOLI 5 ½ NON PERVENUTO
Pochi palloni giocati e giocabili per Dimitri, pochissimi inserimenti e l’impressione che il capitano del Brescia a Salerno non sia riuscito a suonar la carica per i suoi. Sostituito al 55simo per il subentrate Labojko. La pausa servirà a far rifiatare e motivare il capitano per la fase finale del torneo.
BJRNASON 6 ½ ANIMA
Giusto l’islandese in gran momento di forma e Joronen si salvano dalle valutazioni finali scaturite da questo match. Ultimo vero giocatore ad arrendersi e crederci fino al fischio finale. Lotta, recupera palloni raddoppia sistematicamente e si propone anche in fase offensiva. La sua grinta e determinazione hanno fatto da esempio ai suoi, ma non può essere l’unica eccezione.
JAGIELLO 5 VAGABONDO
Le speranze e le convinzioni di Clotet erano di schierare due trequartisti alle spalle di Aye’ per riuscire a far muovere il più possibile il fortino difensivo guidato da Bogdan. In questa scelta tattica il polacco non incide, nonostante gli “spazi di manovra” del campo lo consentano. Si abbassa sistematicamente per ricevere palla indisturbato ma le sue susseguenti proposte non sono mai verticalizzazioni ma bensì appoggi laterali che si spengono sui piedi di Karacic e Martella. La collaborazione con gli altri centrocampisti non trova la giusta amalgama e non si notano conclusioni o giocate partire direttamente dai suoi piedi. Insomma probabilmente una delle poche sostituzioni a suo carico pienamente giustificate, quando al minuto 55 lascia spazio e possibilità ad Ndoj.
RAGUSA 5 NON PERVENUTO
Trequarti o seconda punta? Poco importa la valutazione tattica di come il tecnico tà cercando di ecuperare e sfruttare le caratteristiche del fantasista siciliano. Parte da trequarti con Jagiello e finisce unico trequartista per poi lasciare spazio a Pajac dove il brescia assume le sembianze del 4-4-2. Tornado alla prestazione del numero 23 non è certo da incorniciare. Uno dei pochi, forse l’unico in grado di provare il duello individuae e cercare la superiorità numerica, in questo momento la sensazione oggettiva è che non gli riesca particolarmente bene nulla. Non è il collante tra centrocampo e attacco di cui la squadra necessita.
AYE’ 5 ESILIATO
Uno contro 5 a volte 6. Questa l’estrema sintesi delle difficoltà che il francese ha dovuto affrontare praticamente in solitaria. Da specchietto per le allodole per eventuali inserimenti di centrocampisti( mai avvenuti in 90 minuti) a vittima sacrificale nella difesa granata. Probabilmente neppure la migliore soluzioni in termini di caratteristiche che possiamo avere come prima punta. Nessuna dimentica le reti pesanti che ci ha regalato ma se questo è il massimo potenziale terminale della squadra vanno fatte le giuste valutazioni.
Desideri portare ovunque la tua passione? Lasciati conquistare dalla nuova felpa del tifoso bresciano. Dedicata a tutti i supporter della Leonessa d’Italia.
NDOJ 6 PROPOSITIVO
Entra e rileva Bisoli al 55simo. Guadagna un cartellino giallo al 79simo a dimostrazione che non ci stà a perdere in questo modo. Si apprezzano alcuni cambi di gioco dal destro verso sinistra per provare ad innescare Karacic su quella fascia. Giocatore che dovrà sfruttare bene la sosta per ripresentarsi poi a pieno regime per la fase finale.
LABOJKO 5 ½ PERICOLOSO
Entra e si posiziona perno davanti alla difesa. Dopo qualche minuto rischia tantissimo disimpegnadosi male in piena area rischiando di capitalizzare il secondo gol recuperando all’ultimo e mettendo in angolo. Non è facile entrare e dare un cambio netto a questa partita.
DONNARUMMA 5 S.V.
Entra e forma con Ayè la coppia d’attacco. Gli avversari lo “battezzano” subito rifilandogli calcioni da dietro. Da tempo lo si aspetta e i tifosi sono i primi a volerlo vedere esultare con questa maglia. Ma il rischio è che più si va avanti in questa maniera più è difficile riallacciare un rapporto che manca da tempo ormai. Le responsabilità vanno divise da entrambe le parti ma ciò che è certo da fuori è che va dato un netto cambio di rotta e il primo a crederci deve essere proprio lui.
PAJAC S.V
Con la sua entrata il Brescia si schiera con il 4-4-2. Il terzino ex cagliari è stato a lungo corteggiato proprio dalla Salernitana in fase di mercato invernale. Prova a lasciare il segno ma non è semplice e la partita non regala più particolari emozioni.
GHEZZI S.V.
Entra e sostituisce Martella. Nessuno spunto degno di nota.
CLOTET 5 ½ NON INCIDE
Ripropone la stessa formazione che ha conquistato i 3 punti con la Reggina in casa. Ma la salernitana non è la Reggina e sopratutto gioca in maniera diversa. Non riesce a prendere le misure e a realizzare le corrette contromosse per ribaltare la situazione e uscire anche con un punto dall’Arechi. Arriviamo alla sosta con 4 partite vinte e 1 persa. Il bottino non è niente male ma quest’ultima gara ha riproposto delle lacune tattiche e mentali della squadra che pensavamo tutti si fossero ormai lasciati alle spalle.
Di Nicola Silvestri – Calcio Tecniko Academy –