Alla luce dell’annullamento degli Europei 2020 slittati di un anno (2021) il calcio si interroga sul proprio futuro. Gabriele Gravina, numero uno della Federazione Italiana Gioco Calcio, ha così parlato della possibilità che la Serie A possa ripartire a maggio e finire in estate.
“I campionato nazionali hanno la priorità. Abbiamo già parlato con la Uefa affinchè Champions League ed Europa League possano modulare le loro gare in funzione delle partite dei vari campionati”
“Grazie al rinvio dell’Europeo, che avevamo fortemente auspicato, abbiamo maggiori possibilità di posizionare le date per i recuperi tra maggio e giugno, sperando che la deadline del 30 giugno sia sufficiente. Altrimenti noi, come la Federazione spagnola, chiederemo la possibilità di sforare di 10-15 giorni a luglio”.
“Ripartenza? Noi ipotizziamo il 3 maggio in modo da chiudere tutti i campionati entro giugno”.
“Danni economici? La Federazione sta raccogliendo tutti i dati che le singole Leghe stanno elaborando. Noi sappiamo che esistono degli accordi di natura contrattuale. Per questo c’è l’idea è quella di giocare affinché il danno sia limitato. Si parla di 170-200 milioni per arrivare, con il blocco dei tornei, fino a 700 milioni di danni effettivi”