SERIE A, RIPRESA: IL PROTOCOLLO SANITARIO

In attesa della ripartenza del campionato le società di Serie A preparano il terreno per la programmazione degli allenamenti. “Ripresa graduale” ha specificato il ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Ogni club dovrà sottostare al protocollo sanitario qui descritto nei vari punti:

  • pulizia giornaliera e la sanificazione periodica delle strutture destinate a squadre, staff tecnici e personale extra sportivo. Il personale sanitario addetto ai test dovrà invece avere a disposizione i dispositivi di protezione individuale.
  • Docce in camera e non negli spogliatoi dove i giocatori si cambieranno mantenendo la debita distanza. I giocatori entreranno a piccoli gruppi nei locali dei centri sportivi.
  • visite mediche, rilievo della temperatura, tamponi e indagine sierologica per giocatori e staff tecnico (tra le 96 e le 72 ore prima).
  • Compilare un questionario su eventuali sintomi, spostamenti e contatti con persone positive. 
  • Esami specifici finalizzati a indagare eventuali ripercussioni causate dal Covid-19 su altri organi come cuore e polmoni degli atleti che hanno contratto il virus
  • Ritiri blindati: proibito ogni tipo di assembramento. I giocatori dormiranno in camere singole e verranno mantenute le distanze anche attraverso turnazioni negli spogliatoi, in sala da pranzo e nelle sale di fisioterapia, dove i terapisti indosseranno guanti, mascherine e occhiali, mentre i giocatori solo le mascherine. 
  • Prima settimana di allenamento: test sierologici saranno quotidiani e le sedute saranno in piccoli gruppi all’aperto, con gli atleti a due metri di distanza l’uno dall’altro. 
  • Seconda settimana di allenamenti: graduale ritorno alla normalità, con l’estensione dei gruppi fino alla simulazione di fasi di gioco e partitelle.
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