Formazione sperimentale quella schierata da Diego Lopez nel tradizione 4-3-1-2. Joronen tra i pali. Linea difensiva composta da Sabelli, Papetti, Gastaldello e Semprini. In mediana Bisoli, Dessena e Tonali con Bjarnason alle spalle di Donnarumma e Skrabb.
Udinese in vantaggio al 4′ con Teodorczyk abile a svettare di testa in area di rigore su un corner battuto dalla sinistra liberandosi della marcatura di Papetti.
Nei primi 45 minuti il Brescia non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti della porta dell’Udinese. Manovra lenta con i friulani a palesare una miglior condizione. Solo Tonali tiene viva la squadra con lanci precisi e l’unica conclusione degna di nota. Proprio il mediano oggetto del desiderio di Inter e Juve doveva lasciare prima del 45′ per un problema muscolare (da valutare). Al suo posto Zmrhal.
Nella ripresa il ritmo dell’Udinese calava. Dopo 45′ di pochezza il Brescia faceva vedere qualcosa di diverso sotto il profilo della corsa e della costruzione del gioco. Grazie ad un Sabelli più intraprendente la spinta dalla difesa si faceva sentire.
Nel finale a 20′ dalla fine del match Diego Lopez inseriva Romulo e Torregrossa per un evanescente Donnarumma (a dir poco sterile la coppia con Skrabb) Proprio il vice capitano era il più pericoloso dell’intero Brescia. Un suo colpo di testa lambiva il palo.
Ma all’82’ l’Udinese chiudeva i conti con Samir a colpire anche da azione d’angolo. Stacco imperioso nel cuore dell’area e palla all’incrocio dei pali per il 2-0. Udinese a sprecare anche un calcio di rigore con Lasagna parato da Alfonso.
L’Udinese batte 2-0 un poco positivo Brescia. Non il miglior viatico per approcciarsi al campionato e alla sfida con la Fiorentina di lunedi sera. A preoccupare è la tenuta atletica, la sterilità offensiva e le difficoltà difensive. Per Lopez tanti problemi e pochi giorni per risolverli.