Avete presente lo stato di Facebook quando si mette “in una relazione complicata”? Ecco, provate ad immaginare la stessa cosa scritta sulla bacheca del Brescia Calcio con il VAR. Un rapporto difficile, quello della tecnologia applicata al calcio anche con Filippo Inzaghi. Il tecnico delle rondinelle nel post gara di Frosinone è stato molto polemico in merito all’episodio del fallo da rigore non fischiato a Moreo nel finale di partita.
“Dal campo sembrava fallo netto e tutti i messaggi che mi sono arrivati dicono che è uno scandalo. Al di là del rigore, non capisco il VAR cosa serva…E’ questo che è inspiegabile visto che già l’anno scorso col Benevento non è mi è andata molto bene. Sarebbe ora di chiarire le cose anche perchè poi mettiamo gli arbitri in difficoltà. L’arbitro di oggi era al VAR l’altra sera col Crotone e l’episodio su Joronen era da rosso perchè è andato in ospedale. Accetto che vadano al VAR e poi mi dicano che non c’è il rigore. Il giocare è andato per rinviare, Moreo è andato in anticipo. Questo lo fischiano tutta la vita, poi dopo se il VAR ce lo toglie, ha un senso. Sennò non ha più senso avere il VAR. Lì è un episodio che l’arbitro deve fischiare per forza, poi se il VAR dice che il contatto non c’è ce lo deve togliere. Sennò il VAR non serve più a niente”.
Un concetto chiarissimo quello espresso dal timoniere biancazzurro. Il riferimento è a due episodi accaduti nelle ultime due gare disputate dal Brescia. Il primo è il fallo evidente di Nedelcearu su Joronen in uscita. Scontro violento (il portiere ne porta i segni sul volto), sostituzione a fine primo tempo e giretto in ospedale per verificare che il trauma non fosse pericoloso per l’incolumità del calciatore finlandese. Il centrale del Crotone andava espulso!
Non da meno è il clamoroso errore del signor Dionisi in occasione del fallo da rigore non fischiato a Moreo. L’attaccante, in netto anticipo sul difensore, viene toccato sulla caviglia. Fallo evidente ad occhio dudo (e Dionisi è a pochi metri) ma soprattutto da rivedere al VAR. Cosa che non accade scatenando la rabbia di Inzaghi nel finale di gara con tanto di polemica sull’uso della tecnologia applicata al calcio.